Sca Montaggi: il piccolo impero creato dai fratelli Shuli a Ronchi dei Legionari
Partita nel 2009, Sca Montaggi oggi conta 75 dipendenti e 13 milioni e mezzo di fatturato. E ora ecco la nuova sede
Quando hanno iniziato la loro “avventura”, nel 2009, erano in tutto in cinque e avevano un piccolo ufficio in via San Lorenzo. Da allora di strada ne hanno fatto parecchia i fratelli Celik e Sation Shuli. Sca Montaggi, insediatasi nella nuova sede di via Bugatto, 4.500 metri quadrati nella zona artigianale di Ronchi dei Legionari, di dipendenti ne conta ora ben 75, controlla altre 12 società del settore e, nel 2023, ha chiuso con un fatturato di 13 milioni e mezzo di euro.
La “mission” aziendale è sempre quella che li accompagna da 15 anni a questa parte: il montaggio e il noleggio di ponteggiature che vengono utilizzate in tutto il Triveneto, ma anche in altre regioni italiane, nell’edilizia, nell’industria e nella navalmeccanica. Sono parecchie centinaia i cantieri in cui l’azienda ronchese è oggi impegnata: un vero player leader in questo settore. Artefici di un simile successo sono appunto i due fratelli Celik e Sation Shuli, per lungo tempo accompagnati dal loro “mentore”, il padre Xhevat, che oggi si gode la meritata pensione.
È datato 1999 il loro arrivo in Italia dall’Albania. Cercavano, come molti allora e come moltissimi adesso, una vita migliore, un lavoro, un futuro per le loro famiglie. Con professionalità, sacrificio e tanta passione ci sono riusciti e oggi la loro Sca Montaggi è una vera e propria eccellenza del territorio. Da Ancona, dove avevano trovato lavoro nello stesso settore, una decina d’anni dopo il trasferimento a Ronchi dei Legionari, dove hanno fondato la loro “creatura” e hanno trovato casa e tanti amici.
«Col passare degli anni, forti della nostra esperienza – raccontano – abbiamo acquistato materiali da ponteggio, attrezzature e macchinari che ci hanno resi sempre più indipendenti e solidi sul mercato. Oggi vantiamo oltre 280 mila metri quadrati di ponteggio in telaio prefabbricato e 128 mila metri quadrati di ponteggio multidirezionale, oltre a un parco macchine e ad attrezzature in crescita. Vista la continua evoluzione del mercato abbiamo intensificato il lavoro al nostro interno e abbiamo voluto adottare il “Modello organizzativo 231” per indirizzare i comportamenti dei collaboratori verso il rispetto delle norme sulla responsabilità d’impresa e la sostenibilità».
L’apertura della nuova e moderna sede, che appare ancora troppo piccola per la crescita che Sca Montaggi vive, è stata salutata dal sindaco Mauro Benvenuto, dall’assessore alle Attività produttive Gianpaolo Martinelli e dal parroco di San Lorenzo, monsignor Ignazio Sudoso. «Un vero e proprio vanto per la città – ha detto il primo cittadino – che può contare su un tessuto industriale solido».—
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