Fratelli, cugini e cognate: affari di famiglia in lista

Nelle squadre di partiti e civiche in lizza a Trieste spuntano candidati con lo stesso cognome. Gli aspiranti sindaci Carini e Potenza schierano la mamma e la fidanzata
Fabio Carini con la mamma Angela Stegel
Fabio Carini con la mamma Angela Stegel

Affari di famiglia. Le elezioni comunali si svolgono anche tra le mura domestiche. Mai come in queste amministrative i legami parentali giocano un ruolo politico. L’irruzione di nonni, figli, genitori, fratelli, mogli e mariti, cugini e cognati non ha precedenti.

Una vera e propria “parentopoli”. E un problema serio per la doppia preferenza di genere (al suo esordio sulla scheda elettorale): con lo stesso cognome è necessario specificare di chi si tratta, altrimenti la preferenza è nulla. È il caso di Giuseppe e Guido Pecorelli, padre e figlio, in lista con Sinistra per Trieste, che candida a sindaco Marino Sossi. Ma è anche il caso dei fratelli Fulvio e Antonella Serbo, inseriti nella Lista Dipiazza, dei fratelli socialisti bellunesi Claudio e Laura Mella in corsa nella lista bicicletta Verdi-Psi (a sostegno di Roberto Cosolini) e dei fratelli indipendentisti Gianfranco e Franca Belletti, che corrono con Uniti per Trieste (candidato sindaco Nicola Sponza). I fratelli Serbo sono anche i candidati “amici” della Democrazia cristiana, rimasta esclusa dalle elezioni per mancanza di firme. A sostenerli l’avvocato Matteo di Bari, candidato sindaco mancato della Dc naufragata.

I fratelli Serbo con, al centro, l'avvocato di Bari
I fratelli Serbo con, al centro, l'avvocato di Bari

Tre sono le liste formato famiglia. Non proprio da Mulino Bianco è la lista Stop Prima Trieste “partorita” dai coniugi Marco Prelz e Deborah Matticchio con l’obiettivo di fermare l’invasione di immigrati. Una lista nata nel tinello di casa e selezionata su Facebook senza guardare troppo per il sottile alle pulsioni xenofobe del web. Stop Prima Trieste sostiene il candidato sindaco Roberto Dipiazza assieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia. Per la coppia Prelz-Matticchio si è trattato di una svolta tricolore a 360 gradi: solo pochi mesi prima rivendicava il Territorio libero di Trieste (Tlt) e faceva parte della giunta indipendentista in esilio di Giorgio Marchesich.

La seconda lista familiare è quella di Vito Potenza (per il Tlt, tra parentesi). Ad aprire la lista c’è l’attuale compagna del candidato sindaco, Paola Rocco, che assolve anche al ruolo di portavoce del movimento indipendentista. Tra i candidati ci sono il figlio ventenne Luca Potenza assieme alla mamma (e nonna) Silvia Froglia nata a Fiume nel 1950.

Paola Rocco e Vito Potenza
Paola Rocco e Vito Potenza

Il modo migliore per assicurarsi il voto della mamma è metterla in lista. Così ha fatto anche Fabio Carini con la lista apartitica Startup Trieste. In testa alla lista c’è la fidanzata Isa Amadi, pediatra milanese. Tra i 40 candidati ecco la mamma Angela Stegel, classe 1931, presentata dal candidato sindaco come la candidata più anziana delle amministrative.

Nel gioco delle coppie, invece, è Un’Altra Trieste Popolare ad avere la citazione d’onore. L’unica donna candidata sindaco, Alessia Rosolen, ha il compagno Franco Bandelli a guidare la lista assieme a Paolo Rovis. Ruoli invertiti rispetto al 2011, quando era Bandelli a correre come primo cittadino. In ogni caso una coppia politica che resiste dal 2008.

Alessia Rosolen e Franco Bandelli
Alessia Rosolen e Franco Bandelli

Doppia coppia a sinistra. Nella lista di Sinistra Unita (candidato Iztok Furlanici) ci sono Peter Behrens e Claudia Cernigoi (15 anni di matrimonio) e Andrea Corradetti e Katja Zivec. Behrens, segretario di Rifondazione comunista, e Cernigoi (senza tessera) erano presenti anche 5 anni fa.

Nel Pd la coppia in corsa è quella formata da Antonio Guido e Liliana Penzo. Nella lista indipendentista Uniti per Trieste sono le signore a fare da prestanome: in lizza ci sono Sabrina Moro, moglie di Stefano Ferluga, (ex presidente di Trieste Libera e direttore di Triest Ngo) e Loredana Tensi, moglie di Andrei Rupel, presidente di Territorio Libero.

In ordine sparso gli altri parenti infilati nelle liste. Con i Verdi socialisti c’è Maria Orel, sorella del segretario del Psi Gianfranco Orel. Ci sono i cugini Piero Camber (cattolico) e Sergio Pacor (repubblicano), in lista con Forza Italia. C’è Caterina Conti, la giovane dem con radici istriane, che corre per il Pd: è figlia di Chiara Vigini (ex presidente dell’Irci) e nipote del compianto Arturo Vigini, esponente storico della Dc triestina (in Regione dal 1973 al 1988). Nella Lista Dipiazza poi c’è Massimo Codarin, nipote di Renzo, storico esponente istriano della Dc. Una “quasi” cognata del candidato sindaco è in lizza con il Movimento 5 Stelle. Si tratta di Tatjana Gregori, sorella della compagna di Paolo Menis. Qualcuno nel movimento aveva sollevato il problema durante le primarie. Una questione archiviata subito. Paola Sabrina Sabia, l’avversaria di Menis, è la moglie dell’europarlamentare Marco Zullo.

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