Francesco, architetto con studio in Finlandia

Si divide tra lo studio di architettura Cederqvist & Jäntti, tra i più prestigiosi della città, dove segue principalmente progetti di urbanistica, e l’impresa EcoTimber House, dove collabora nella progettazione di strutture in legno. Il triestino Francesco Allaix vive e lavora a Helsinki, dove si è trasferito quattro anni fa.
«Nel 2008, appena laureati, io e mia moglie abbiamo iniziato a spedire curriculum sia in Italia che all'estero. A lei si è presentata un'ottima opportunità in una compagnia finlandese. Con proverbiale efficienza e velocità nordica le hanno offerto il lavoro e due settimane dopo mi sono a Helsinki, col portfolio in mano a bussare alle porte degli studi locali. Col senno di poi, la crisi e tutto il resto, la scelta è stata vincente. Credo che un emigrante, tali siamo noi “cervelli in fuga” – sottolinea - debba partire con la mente aperta e atteggiamento curioso e intraprendente».
A Helsinki Francesco è impegnato su più fronti, come piccoli progetti in proprio, con grandi soddisfazioni. Nel 2011 ha vinto un concorso di infographics disegnando una veste grafica più attraente, accessibile e informativa per la bolletta dell’elettricità del Paese. Recentemente ha collaborato con il museo di architettura della città per sviluppare nuove idee per il futuro del museo stesso, tra architettura e design.
«Attività più a grande scala – aggiunge - sono su tre fronti: faccio parte di un gruppo di ricerca, DoTank, con due colleghi finlandesi e una ungherese, per svolgere progetti di consulenza per la città di Helsinki; lavoro poi a un progetto con Cederqvist & Jäntti; inoltre ho iniziato a collaborare con una compagnia che realizza costruzioni in legno, EcoTimber House. È da poco è partito il cantiere del primo progetto che ho realizzato con loro, un ufficio temporaneo per una marina ad Helsinki».
Da Trieste all’estero, il salto nel buio si è rivelato vincente. «La Finlandia è un paese orgogliosamente diverso dai suoi cugini nordici, per lingua, storia e cultura. Solo capendone le peculiarità si apprezza veramente la vita in questo nuovo contesto. I finlandesi sono sì riservati, ma una volta conosciuti bene sono estremamente generosi, ospitali, amici su cui puoi contare», racconta: «La struttura burocratica e di supporto rende lavorare in proprio molto più facile di quello che sento dire dai miei colleghi triestini. Come libero professionista, navigo a vista, ma la struttura finlandese del mondo del lavoro ha reso piuttosto agile prendere questa direzione. In più Helsinki è una città che ti cattura con l’alta qualità della vita».
Micol Brusaferro
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