Fra Trieste e Roma la cordata per il rilancio di Miramare
Si va verso un accordo tra Comune e ministero per la valorizzazione di Miramare. Accordo che «abbassa i costi» di gestione «e ne eleva i risultati in uno spirito di collaborazione fra enti», afferma il direttore regionale dei Beni culturali Giangiacomo Martines precisando che potrebbe essere lo stesso Massimo Bray a firmarlo «verso Pasqua» se la sottoscrizione avverrà nello stesso giorno in cui il ministro sarà in Friuli Venezia Giulia per siglare una più ampia intesa con la Regione relativa a una serie di siti.
Le basi del documento, mirato a mettere uno stop definitivo al degrado che ha investito il parco rilanciando bellezza e attrattività del castello, sono state poste ieri in un incontro tenuto nel Civico museo di arte orientale. Da Roma sono arrivati due dirigenti, Roberto Manuel Guido della direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, e Stefano D’Amico, della direzione generale del paesaggio e Belle Arti: con loro al tavolo (tra gli altri) Martines con i soprintendenti Maria Giulia Picchione e Luca Caburlotto, il sindaco Roberto Cosolini con gli assessori Andrea Dapretto e Franco Miracco, il direttore d’esercizio di Trieste Trasporti Roberto Gerin, tecnici di AcegasAps.
Tre i punti principali proposti dal Comune, con il sindaco Roberto Cosolini che da tempo - e con lettere formali spedite già nel 2012 all’allora ministro Lorenzo Ornaghi e più di recente a Bray - aveva auspicato un’intesa tra istituzioni, c’è innanzitutto la promozione di eventi culturali a Miramare da far rientrare nel cartellone di Trieste Estate 2014: nell’operazione Cosolini intende coinvolgere anche il teatro Verdi. In seconda battuta, il Comune darà una mano nella ricerca di sponsorizzazioni mirate a raggranellare risorse ulteriori. Infine c’è la disponibilità del Municipio a offrire interventi «in situazioni di emergenza», precisa il sindaco, come carenza momentanea di personale o esigenza di lavori di pulizia e di giardinaggio, così da garantire costante il livello del servizio. Si punta poi anche a un accordo fra Beni culturali e AcegasAps per interventi sulla rete idrica interna al sito, così tra l’altro da evitare le forti dispersioni che a loro volta generano costi altissimi.
L’obiettivo è però anche quello di collegare meglio Miramare alla città in chiave turistica e non solo: per questo si studierà con Trieste Trasporti (e occorrerà coinvolgere la Provincia) la possibilità di fare approdare il “Delfino verde” a Miramare nelle serate estive in cui vi si terranno degli spettacoli, mentre gli autobus potrebbero non fermarsi al bivio ma arrivare almeno fino allo slargo in prossimità del cancello utilizzato come area di sosta dei pullman. Sul tavolo, sollevato dalla Soprintendenza, resta aperto il problema dell’accessibilità a Miramare con la cronica mancanza di parcheggi ma anche con l’ingresso interdetto tra le due gallerie.
Se questi sono i punti fondamentali sui quali ora occorrerà costruire il testo dell’accordo, un’altra buona notizia è giunta da Martines: il ministero ha concesso il finanziamento per l’installazione di un nuovo ascensore nel castello - sinora servito soltanto dall’impianto storico risalente ai tempi di Massimiliano - che consentirà di abbattere le barriere architettoniche.
Ulteriore tema, quello del ticket d’ingresso al parco: progetto di cui si parla da tempo, ma che il sovrintendente Luca Caburlotto ha già detto con chiarezza di voler portare avanti solo avendo la garanzia che i fondi incassati restino sul territorio. «La garanzia c’è - ha detto Martines - è questa la direzione intrapresa dal ministero anche con il Decreto cultura». L’operazione ticket peraltro andrà gestita dalla cordata che ha vinto di recente l’appalto per i servizi aggiuntivi del castello - dal bookshop alla biglietteria - e della quale fa parte anche Promotrieste. Un altro tassello, quest’ultimo, in una cordata tutta territoriale che fungerà da cabina di regia per il rilancio di Miramare.
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