Fossalon in rivolta senza l’irrigazione

GRADO. Agricoltori di Fossalon in rivolta perché si parla, si parla, si progetta, si finanzia ma dell’impianto di irrigazione non si vede ancora nulla. E intanto la siccità di questi giorni incomincia a fare danni che non saranno certamente curati da qualche piovasco.
Sbotta il vice presidente della Coldiretti, Gianni Balduit: «Stiamo parlando di questo impianto dal 2003; sono cambiate tante cose, amministrazioni, Consorzi ma intanto siamo ancora a secco». A dire il vero l’ultima tappa che sembrava concreta risale al 2012-2013 e nei primi mesi di quest’anno sembrava che con l’abolizione di un vincolo fosse stato tutto sistemato e si potesse andare avanti. Cosa che in teoria dovrebbe verificarsi la prossima settimana. A occuparsene ora è il Consorzio Bonifica Pianura Friulana che dovrebbe, ma non si sa quando, partire con il progetto “trasformazione da scorrimento a pioggia del bacino Vittoria” che interessa sia Fossalon e sia una piccola parte dei terreni di Fiumicello.

Per Fossalon a essere principalmente interessata all’intervento è l’area che corre accanto alla strada principale che dalla provinciale per Monfalcone porta in centro a Fossalon e prosegue sino all’idrovora della Vittoria (che sarà contestualmente potenziata) in zona Imbarcadero.
Da questa sorta di dorsale si dirameranno le tubazioni per l’irrigazione dei vari campi. Ma ci sono ancora alcuni passaggi prima che si possa procedere. Mercoledì prossimo il consiglio comunale di Grado sarà, intanto, chiamato a procedere all’approvazione di una variante che si era resa necessaria per effettuare questo intervento. Ciò che gli agricoltori non considerano del tutto corretto, anzi, è che il potenziamento del bacino Vittoria sia legato anche all’impianto di irrigazione in quanto in passato erano già stati stanziati dei fondi semplicemente per questo impianto.
L’insieme del progetto, pur se il Comune di Grado sta accelerando al massimo l’iter burocratico di sua competenza sollecitando nel contempo l’iniziativa, è, infatti, abbastanza lungo. Da quanto hanno saputo i responsabili della Coldiretti con il primo lotto d’intervento potrebbero essere dotati dell’impianto di irrigazione circa 250 ettari. Ma il Comune ha nel frattempo sollecitato il Consorzio e la Regione, anche lo stesso sindaco Dario Raugna se n’è fatto carico personalmente, a richiedere un ulteriore finanziamento alla Regione per ampliare l’impianto almeno per altri 250 ettari (ideale sarebbe ovviamente per completare l’intervento che si potessero coprire ulteriori 500 ettari). «Tutte le amministrazioni che si sono succedute e anche il commissario – dice Balduit – si sono interessati del nostro problema ma fino ad ora siamo ancora messi male».
In questo momento gli agricoltori che ci riescono, bagnano il più possibile i terreni ma non è la stessa cosa e soprattutto mancando l’acqua dolce quella salata, che come è noto impregna i terreni, prevale. «Intanto la situazione peggiora – aggiunge il vice presidente della Coldiretti – e se non arriverà abbondante pioggia diventerà davvero molto pesante». Al momento, secondo i dati forniti da Gianni Balduit, il mais è già compromesso almeno al 20 per cento e se queste condizioni persisteranno anche la soia avrà i suoi problemi. Naturalmente a soffrire sono anche gli agricoltori che coltivano frutta e verdura, prodotti che potevano essere sul mercato ancor prima. Per ora non ne soffre la qualità ma di questo passo anche questa potrebbe iniziare a essere compromessa.
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