Forza Nuova annuncia il controcorteo nella giornata del Gay Pride in città

Non c’è due senza tre. Anche in occasione del Gay Pride, che si terrà il prossimo 8 giugno lungo le vie cittadine, è molto probabile che Trieste viva una situazione di città blindata come avvenuto nel recente passato. Il motivo? La decisione di Forza Nuova di indire una contromanifestazione a sostegno della famiglia “tradizionale”, ovvero quella composta da padre, madre e figli. Niente di male, se non fosse per la contemporaneità fra i due eventi, coincidenza che verosimilmente trasformerà le vie del centro in tanti piccoli check point.
Prendendo a pretesto il plauso all’iniziativa dell’attuale amministrazione comunale di non concedere piazza dell’Unità alle associazioni promoventi il Gay Pride, Forza Nuova incalza con un’iniziativa parallela e antagonista. «Tutti conoscono l’esito di spettacoli come il Gay Pride in altre città – spiega in una nota Almerigo Esposito, coordinatore regionale di Forza Nuova per il Friuli Venezia Giulia –, trattandosi di disgustose e blasfeme provocazioni davanti a monumenti e luoghi di culto come già avvenuto in circostanze simili. Ci ripugna perciò l’idea che la città di Trieste debba sopportare uno squallido spettacolo inscenato da cialtroni seminudi, presunte femministe dalle idee confuse, quattro teppisti dei centri sociali ed esotici clandestini di contorno». Da qui l’idea di Forza Nuova di organizzare, per il prossimo 8 giugno, una contromanifestazione a difesa della famiglia “tradizionale”. «Plaudiamo l’attuale amministrazione per la decisione di non cedere piazza dell’Unità – continua Esposito – e la invitiamo ad adoperarsi affinché questo spettacolo degradante possa consumarsi in qualche capannone periferico».
Parole di apprezzamento nei confronti della giunta che però non trovano reciprocità di espressione in quelle del vicesindaco Paolo Polidori: «In linea di principio io sono sempre contrario alle contromanifestazioni. Così come lo ero in occasione di quella dei centri sociali in opposizione al corteo di CasaPound, oggi per coerenza dico che è contestabile la contromanifestazione di Forza Nuova». Una manifestazione “contro” e in contemporanea che per Trieste sarebbe la terza nel giro di pochi mesi. «Contromanifestare pare stia diventando una moda – continua il vicesindaco con delega alla Sicurezza –, non dimentichiamoci che in mezzo a questi raduni chi ne subisce le conseguenze sono i cittadini, perché se c’è una sola manifestazione c’è un determinato tipo di controllo, ma in caso di contromanifestazione è ovvio che saltano tutti gli equilibri e si finisce con il mettere in scacco la città». —
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