Forza Italia sceglie Polacco per la presidenza di Esatto
Stesso partito (Forza Italia), stesse iniziali (a.p.), stesso mestiere (avvocato). E stesso aspetto: una semi-ovvietà, dal momento che sono gemelli. Ma c’è una diversità operativa in quanto i due hanno differenziato i campi di gioco: Alberto tende a concentrarsi sugli eventi elettorali, prima nei consigli circoscrizionali poi in quello comunale; invece Andrea si occupa delle utility municipali, ovvero delle società partecipate che gestiscono pubblici servizi. Dai trasporti alle riscossioni: in passato presidente di Amt, proprio Andrea Polacco è stato nominato nella tarda mattinata di ieri, in occasione dell’aggiornamento assembleare deciso un paio di settimane fa, presidente di Esatto, la grande “gabelliera” dei tributi comunali. Alle ore 12 l’assessore Bucci ha annunciato il nuovo consiglio di amministrazione, che sarà formato dallo stesso Polacco, da Piero Colavitti e da Nicole Matteoni. I nomi di Colavitti - commercialista in quota della Lista Dipiazza - e della Matteoni - studentessa vicesegretario dei Fratelli d’Italia tergestini - erano già corsi giovedì pomeriggio, mentre l’indicazione di Polacco da parte di Forza Italia era stata tenuta sotto coperta. Presente in assemblea la presidente uscente, l’ex ragioniere capo del Comune Corina Sferco, con la quale - secondo la diretta testimonianza di Polacco - c’è stato un cordiale passaggio di consegne.
Andrea Polacco, come il gemello Alberto, è un giovane avvocato che compirà 39 anni tra una ventina di giorni. Entrambi hanno iniziato l’impegno politico nelle fila di Alleanza nazionale ai primi anni Duemila, poi sono passati nel Pdl e successivamente, quando si è verificata la diaspora post-missina, hanno optato per Forza Italia. Il neo-presidente di Esatto entrerà ben presto in azione, perchè il primo “cda” è fissato per giovedì 18: è probabile che all’ordine del giorno ci sia anche la questione-direzione, ovvero la probabile sostituzione di Giulio Curiel, in scadenza di mandato come il consiglio. Delicato argomento sul quale Polacco si blinda nel “no comment”. A tale riguardo va registrata la smentita di Fabio Scoccimarro, coordinatore regionale di Fd’I e vicepresidente di Trieste Trasporti, circa una ventilata nomina alla direzione della società, di cui lo stesso Scoccimarro è stato presidente. «Più comunicazione, più dialogo con la cittadinanza, stretto confronto con il Comune - le prime dichiarazioni di Andrea Polacco - Mi piacerebbe accrescere i servizi a supporto dell’amministrazione. Si è parlato della promozione turistica, vedremo insieme al sindaco e alla giunta». Migliore servizio alla cittadinanza - aggiunge Polacco - significa anche migliorare organizzazione e accoglienza: «Nuova sede? Perchè no, bisognerà valutare proposte, offerte, tipologia degli spazi. La disponibilità c’è». La precedente gestione aveva gettato l’occhio sull’edificio di corso Cavour, in procinto di passare al Comune e avviato a trasformarsi in “urban center” tecnologico. «Il nostro obiettivo - rifinisce il neo-presidente - è garantire l’efficienza dei servizi, siamo una società strumentale del Comune, difficile pensare a utili milionari». Il cda precedente ha approvato il bilancio 2016 - ricorda Polacco - che si è chiuso con un attivo di 96 mila euro, in lieve calo rispetto ai 108 mila del 2015.
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