Forza Italia impone lo stop al vicesindaco della Lega
TRIESTE Paolo Polidori diventa assessore ed eredita le deleghe del neo-membro della giunta regionale Pierpaolo Roberti. Tutte tranne quella di vicesindaco, bloccata (momentaneamente) da una protesta inscenata in gran segreto da Forza Italia triestina come rappresaglia per la scelta di Alessia Rosolen al posto di Angela Brandi come assessore regionale al Lavoro.
La nomina di Polidori è stata ufficializzata ieri con la sua accettazione della proposta fattagli dal sindaco Roberto Dipiazza il giorno precedente. Lunedì l’ormai ex capogruppo leghista in Consiglio comunale si era dimesso dal suo scranno nell’aula.
Gli accordi fra le forze politiche lo vedevano come erede naturale di Roberti al titolo di vicesindaco. Un patto confermato dallo stesso Dipiazza, che negli scorsi giorni aveva dato il suo via libera alla nomina del leghista a numero due della giunta.
Le novità emerse venerdì scorso con la nascita della giunta regionale, però, hanno sconvolto tutti i piani. La comparsa di Rosolen nella compagine regionale ha sorpreso tutti: i forzisti triestini scommettevano infatti sull’assessore comunale Angela Brandi per la delega al Lavoro. L’ascesa di quest’ultima avrebbe consentito un giro di nomine, non ultimo l’ingresso di Manuela Declich in giunta comunale per sostituirla.
Ciò ha suscitato non poco sconcerto nelle fila azzurre. Lunedì i consiglieri e gli assessori berlusconiani si sono riuniti e hanno deciso di compiere un atto forte, ancorché non una rottura, che lanci un segnale al Carroccio. Hanno quindi chiesto al sindaco Dipiazza di prendersi una «pausa di riflessione» prima di nominare vicesindaco un leghista. Il primo cittadino ieri è rimasto irrintracciabile al telefono per tutto il giorno, ma pare abbia accettato la richiesta, pur non volendo esser tirato in ballo nelle beghe fra partiti.
Lo stesso Polidori, a dire la verità, pare non essere molto preoccupato. In Consiglio regionale i forzisti di Trieste devono assicurarsi la guida di una commissione, tanto che hanno rassicurato l’esponente del Carroccio sul fatto che l’embargo non avrà lunga durata.
Inizialmente si sarebbe parlato addirittura di una pausa lunga tutta l’estate, ma lo statuto del Comune stabilisce che il posto del vicesindaco non può restare vacante. Sicché, salvo sorprese, la crisi dovrebbe rientrare nel giro di pochi giorni e vedere finalmente Polidori incoronato. Di più non è dato sapere, visto che il drappello forzista nel suo complesso è abbottonato come mai prima.
L’esponente del Carroccio è soddisfatto nonostante l’intoppo: «Subentro a Roberti nel nome della continuità, anzi, spero del miglioramento, visto che non mi pongo limiti. Le deleghe sono le medesime: Polizia locale, Sicurezza, Protezione civile, Politiche per la famiglia e Grandi eventi». Ricevuta la nomina da parte del sindaco, Polidori si accinge a prendere in mano l’incarico: «Di fatto ho già cominciato a lavorare. Se si considera che in Regione il mio predecessore ha un incarico contiguo al mio, sono sicuro che faremo delle belle cose».
L’accesso di Polidori alla squadra di giunta si accompagna al suo abbandono del posto nel gruppo consigliare del Carroccio. E non è l’unico. Si è dimesso infatti anche Pierpaolo Roberti, mentre lo faranno in futuro (pare) Giuseppe Ghersinich e Antonio Lippolis. Mercoledì prossimo, con la seduta del Consiglio, subentreranno al posto dei primi due Monica Canciani e Radames Razza. Gli altri non eletti arriveranno con calma. Spiega Polidori: «Vorremmo dare loro il tempo di prepararsi e di fare un affiancamento con gli “anziani”. Facciamo le cose con cognizione di causa».
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