Forza Italia gela il Carroccio sul referendum elettorale
TRIESTE «Mi sembra che un sistema maggioritario puro non potrà essere la soluzione ottimale per Forza Italia». Lo dichiara il capogruppo azzurro in Consiglio regionale, Giuseppe Nicoli, a commento delle indicazioni fornite ieri da Silvio Berlusconi a chiusura della convention di Viterbo. Il centrodestra del Friuli Venezia Giulia sembra pertanto ancora lontano dall’aver trovato un’intesa sul percorso che la Lega ha avviato a livello nazionale una decina di giorni fa, allo scopo di cancellare la quota di proporzionale del Rosatellum e trasformare di conseguenza la legge elettorale italiana in un sistema maggioritario.
Per arrivare al referendum voluto da Matteo Salvini, è necessario il voto di cinque Consigli regionali. Quelli governati dal Carroccio hanno assicurato al leader che avrebbero portato a casa il risultato. Quando l’aula del Fvg riprenderà i lavori dopo la pausa estiva – e cioè dopodomani, mercoledì 25 settembre – dovrà dunque verosimilmente affrontare anche la richiesta di approvazione del referendum su cui conta il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. L’esito dell’operazione non è scontato dato che finora gli alleati della Lega in piazza Oberdan (nello specifico Forza Italia e Progetto Fvg) si sono mostrati tentennanti a riguardo.
Quanto a Fedriga, ha già detto al resto della maggioranza che lui ne fa «una questione di fiducia». Il capogruppo leghista Mauro Bordin, nel frattempo, ha depositato la proposta di voto. Finora tuttavia non c’è stata condivisione e la situazione certo non sembra sbloccarsi a favore del sì al referendum, adesso che dall’Alto Lazio Berlusconi ha appena ribadito di non vedere di buon occhio un sistema maggioritario puro. Berlusconi negli scorsi giorni aveva già avuto modo di dire che «come orientamento non siamo estremamente favorevoli a trasformare la legge elettorale tutta in maggioritario, perché il partito principale di ciascuna coalizione avrebbe in mano le sorti di tutta la coalizione».
Ieri il Cav è poi intervenuto telefonicamente alla convention organizzata nel capoluogo della Tuscia dal vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Il leader del partito azzurro ha preso le distanze dal sovranismo e attaccato in più di un passaggio la Lega. Stando a quanto riportato da alcune testate locali, l’ultima parte della telefonata è stata dedicata proprio all’ipotesi del referendum elettorale: «Il semplice proporzionale non va bene – ha detto Berlusconi – perché torneremmo alla Prima Repubblica, così come non va bene l’uninominale secco. L’attuale sistema non è poi così sbagliato, un proporzionale corretto col premio di maggioranza».
«Anche alla luce delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi a Viterbo, mi sembra che un sistema maggioritario puro non potrà essere la soluzione ottimale per noi – è il commento di Nicoli, capogruppo consiliare di Forza Italia in Consiglio regionale –. Ci sarà senz’altro da discutere in maniera più articolata. L’importante è riuscire a escogitare un sistema che consenta la governabilità. Magari sarebbe possibile, ad esempio, migliorare quello esistente. Si tratta ad ogni modo di un ragionamento che inizieremo a portare avanti nei prossimi giorni. Per il momento quel che appare certo è che quanto detto ieri dal presidente Berlusconi traccia l’indirizzo politico del partito». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo