«Forza Italia e Trieste Libera, sodalizio verso il 2016»
Sandra Savino? Campionessa del cambio di idea, guarda caso la stessa degli indipendentisti. Lo annota Un’Altra Trieste, che - senza mai citarla - attacca la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia che ha espresso preoccupazione per il mancato ritiro della Via al rigassificatore. «Il tempo è galantuomo per qualcuno, per altri è solo il paravento dietro cui nascondere i propri errori e i propri cambi di rotta. È questo il caso del deputato regionale di Forza Italia, strenuo difensore dal primo all'ultimo giorno del progetto del rigassificatore» di Zaule «e oggi improvvisamente preoccupato per il ritardo del ritiro della Via “atteso a seguito del parere negativo a suo tempo espresso dall'Autorità Portuale”».
Fatte salve le preoccupazioni legate all'atto del ministero dell'Ambiente, precisa Un’Altra Trieste, «ci sono almeno due dati che dovrebbero balzare agli occhi dei triestini. Il primo riguarda questo atto alla luce del sole di un sodalizio che cova sotto la cenere da anni tra Forza Italia e il Movimento Trieste Libera», che aveva sollevato il caso Gas Natural poche ore prima di Savino: «Non crediamo al caso che sul tema gli uni abbiano agito ignorando gli altri ma siamo certi si tratti di un'azione concertata in virtù di un percorso che si svilupperà da qui alle elezioni comunali dell'anno prossimo».
Un’Altra Trieste evidenzia poi «la velocità e indifferenza con cui il deputato - ascrivendosi sempre meriti non suoi (qui i no al rigassificatore giunti da Comune, Provincia e Autorità Portuale) - cambia idea: è successo di recente sulla sdemanializzazione» di Porto Vecchio «(prima ha provato a bloccarla con un emendamento notturno alla Camera salvo poi dirsi favorevole) succede oggi col rigassificatore».
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