Forte dei Marmi “copia” la bagnante col foulard simbolo dell’Isola d’oro

È dal 1949 che Grado ha iniziato a diffondere il suo logo turistico diventato in realtà la sua immagine nel mondo


GRADO Forte dei Marmi “ruba” il simbolo di Grado. È dal 1949 che Grado ha iniziato a diffondere il suo simbolo turistico che è diventato in realtà la vera immagine dell’isola conosciuta in tutto il mondo. L’opera è del ligure Mario Puppo, un illustratore molto noto, deceduto a Chiavari nel 1970, che ha realizzato una lunga serie di manifesti turistici per varie località italiane. Ovviamente completamente diversi uno dall’altro. Quello di Grado l’ha realizzato nel 1948. Il semplice ma significativo disegno è semplicemente noto come la bagnante col foulard al vento. E la bagnante è diventata non solamente il simbolo turistico, ma il simbolo della città che troviamo ad esempio raffigurato nella grande rotatoria all’ingresso di Grado giungendo da Belvedere, subito dopo ponte.

Ora si apprende che, pur utilizzando uno sfondo diverso, la bagnante è diventata anche il simbolo di Forte dei Marmi. A scoprire il presunto “plagio” è stato Stefan Maiwald, uno scrittore tedesco sposato con Laura Puggina, che è un gradese d’adozione qui risiedendo ormai da tanti anni. «La scorsa settimana – dice – ho trascorso qualche giorno di vacanza in Toscana, assieme alla famiglia, con una tappa anche a Forte dei Marmi, dove abbiamo scoperto il simbolo di Grado utilizzato da quel Comune, ma non firmato più da Puppo bensì da una certa Gaia». «Essendo uno scrittore che ben sa che nel mondo creativo purtroppo ci sono tanti che copiano – precisa – ho pensato di fare una foto che ho pubblicato, senza commento su Facebook». Da quel momento sui social non si è parlato davvero d’altro. Il manifesto di Puppo è rimasto sempre tale, e sempre esclusivamente di Grado. Unica differenza fra le varie annate d’emissione, le scritte ai piedi dell’illustrazione che sono state diversificate oltre che nelle lingue anche sulla base della destinazione. Il manifesto era stato acquistato all’epoca dall’Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno (presidente il commendator Ugo Degani; vice presidente l’ingegner Silvano Baresi) ed è rimasto sempre come simbolo di Grado, utilizzato dall’ente turistico gradese che talvolta, ma solo in tempi recenti, cioè negli anni precedenti la soppressione definitiva, aveva autorizzato l’utilizzo anche a privati. Ma esclusivamente a scopo promozionale. Assolutamente mai a scopo commerciale. Chi aveva fatto simili richieste aveva ricevuto risposta negativa. Un simbolo, dunque, che è diventato il vero e unico simbolo di Grado. Dopo la soppressione dell’ente turistico gradese, la proprietà è passata a PromoTurismo Fvg e proprio a questa istituzione domani il presidente della Git, Alessandro Lovato, invierà una lettera di richiesta affinché ci si faccia valere, e magari chiedere danni, a Forte dei Marmi.

Ma dalla Toscana, intanto, segnali di pace. Il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi, che era stato contattato dal gradese Vinicio Patruno, si è detto stupito e dispiaciuto dell’accaduto. «Ho chiamato il nostro grafico - dice il sindaco - che mi ha confermato con irresponsabile leggerezza che lui ha tratto l’immagine dalla vecchia stampa di Grado. Non posso che scusarmi e infatti ho personalmente telefonato al sindaco Raugna e lunedì contatterò Promoturismo per fare lo stesso». –


 

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