Fondo Gorizia, distribuiti 7,9 milioni a 102 imprese

Il Fondo Gorizia cambia pelle. Le sue nuove linee di intervento sono state deliberate nell’ultima riunione della Giunta camerale integrata. In tale sede sono stati approvati i nuovi regolamenti generali e le relative norme di attuazione, nonché i bandi attuativi dello strumento agevolativo per eccellenza della provincia di Gorizia, adeguandoli alla normativa comunitaria e coniugando gi stessi con la situazione congiunturale in essere e con le esigenze del tessuto imprenditoriale provinciale.
Ricordiamo che dal 27 novembre 2013 (giorno in cui è iniziata la presidenza, alla Camera di commercio, di Gianluca Madriz) al 27 novembre 2014, il Fondo Gorizia ha stanziato 11 milioni 158mila 550 euro così suddivisi: 7.891.440 messi a disposizione di 102 imprese e i restanti 3.267.110 che hanno dato gambe a 27 progetti per il territorio. Di questi fondi, 8.100.411,11 sono stati attinti dal “tesoretto” del Fondo Gorizia che è composto, al netto, da 25 milioni. La cifra rimanente è costituita, invece, dai fondi di rotazione che permettono lunga vita al più importante “salvadanaio” dell'Isontino assieme alla Fondazione Carigo.
Una delle caratteristiche del Fondo Gorizia è quella di poter essere regolato avendo a riferimento la sopra ordinata normativa comunitaria e, come elemento concreto di valutazione, le caratteristiche del tessuto socio economico locale, declinate periodo per periodo. Le novità più salienti dei nuovi bandi a sostegno degli investimenti riguardano: l’abbassamento del limite minimo di spesa da 20.000 a 10.000 euro per le microimprese. Ciò consentirà di rispondere alle esigenze delle imprese di piccola o piccolissima dimensione quando decideranno di fare investimenti che, in passato, non avrebbero potuto essere sostenuti; l’abbassamento del limite minimo dell’investimento anche per le Pmi e le grandi imprese da 75.000 a 50.000 euro: anche le imprese di dimensione più significativa avranno dalla loro, così, uno spiraglio più ampio in termini di possibilità di aiuto agli investimenti; l’anticipazione del finanziamento. Al fine di rispondere alla mancanza di liquidità da parte delle imprese, che è uno dei problemi più gravosi in questo momento congiunturale, la Giunta camerale integrata ha ritenuto opportuno introdurre questa grande novità all’interno dell’operatività dello strumento del Fondo Gorizia: il finanziamento potrà essere erogato in forma anticipata, ovvero prima della realizzazione dell’investimento. Ciò consentirà all’impresa di non esporsi nel periodo che intercorre tra l’effettuazione dell’investimento e l’erogazione dello stesso da parte del Fondo Gorizia;
Ma c’è anche un’altra, rilevante novità: l’inserimento, tra le spese ammissibili, per la prima volta nella storia del Fondo Gorizia, dei costi della fideiussione richiesta a garanzia dei finanziamenti. Ci sarà la possibilità di acquisire gli stabilimenti chiusi o che sarebbero stati chiusi senza tale acquisizione, con i beni strumentali in essi contenuti: è la scelta operata dall’organo esecutivo per recuperare quella che, diversamente, diverrebbe archeologia industriale o commerciale. Tale scelta intende rivitalizzare le zone industriali, ma anche i centri un tempo dedicati al terziario e concorrere ad un loro ulteriore sviluppo.
Infine, nel caso dei settori nautico ed aeronautico è previsto, accanto alla sovvenzione, anche il finanziamento a tasso zero (prestito). La sovvenzione è prevista, inoltre, anche per le imprese che accedono agli incentivi a sostegno dell'occupazione.
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