Fondo Gorizia, distribuiti 7,9 milioni a 102 imprese

La giunta integrata ha deliberato le nuove linee di intervento che prevedono liquidazioni anticipate per sostenere gli investimenti e far ripartire l’economia
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 04.07.2013 Convegno Ascom Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 04.07.2013 Convegno Ascom Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Il Fondo Gorizia cambia pelle. Le sue nuove linee di intervento sono state deliberate nell’ultima riunione della Giunta camerale integrata. In tale sede sono stati approvati i nuovi regolamenti generali e le relative norme di attuazione, nonché i bandi attuativi dello strumento agevolativo per eccellenza della provincia di Gorizia, adeguandoli alla normativa comunitaria e coniugando gi stessi con la situazione congiunturale in essere e con le esigenze del tessuto imprenditoriale provinciale.

Ricordiamo che dal 27 novembre 2013 (giorno in cui è iniziata la presidenza, alla Camera di commercio, di Gianluca Madriz) al 27 novembre 2014, il Fondo Gorizia ha stanziato 11 milioni 158mila 550 euro così suddivisi: 7.891.440 messi a disposizione di 102 imprese e i restanti 3.267.110 che hanno dato gambe a 27 progetti per il territorio. Di questi fondi, 8.100.411,11 sono stati attinti dal “tesoretto” del Fondo Gorizia che è composto, al netto, da 25 milioni. La cifra rimanente è costituita, invece, dai fondi di rotazione che permettono lunga vita al più importante “salvadanaio” dell'Isontino assieme alla Fondazione Carigo.

Una delle caratteristiche del Fondo Gorizia è quella di poter essere regolato avendo a riferimento la sopra ordinata normativa comunitaria e, come elemento concreto di valutazione, le caratteristiche del tessuto socio economico locale, declinate periodo per periodo. Le novità più salienti dei nuovi bandi a sostegno degli investimenti riguardano: l’abbassamento del limite minimo di spesa da 20.000 a 10.000 euro per le microimprese. Ciò consentirà di rispondere alle esigenze delle imprese di piccola o piccolissima dimensione quando decideranno di fare investimenti che, in passato, non avrebbero potuto essere sostenuti; l’abbassamento del limite minimo dell’investimento anche per le Pmi e le grandi imprese da 75.000 a 50.000 euro: anche le imprese di dimensione più significativa avranno dalla loro, così, uno spiraglio più ampio in termini di possibilità di aiuto agli investimenti; l’anticipazione del finanziamento. Al fine di rispondere alla mancanza di liquidità da parte delle imprese, che è uno dei problemi più gravosi in questo momento congiunturale, la Giunta camerale integrata ha ritenuto opportuno introdurre questa grande novità all’interno dell’operatività dello strumento del Fondo Gorizia: il finanziamento potrà essere erogato in forma anticipata, ovvero prima della realizzazione dell’investimento. Ciò consentirà all’impresa di non esporsi nel periodo che intercorre tra l’effettuazione dell’investimento e l’erogazione dello stesso da parte del Fondo Gorizia;

Ma c’è anche un’altra, rilevante novità: l’inserimento, tra le spese ammissibili, per la prima volta nella storia del Fondo Gorizia, dei costi della fideiussione richiesta a garanzia dei finanziamenti. Ci sarà la possibilità di acquisire gli stabilimenti chiusi o che sarebbero stati chiusi senza tale acquisizione, con i beni strumentali in essi contenuti: è la scelta operata dall’organo esecutivo per recuperare quella che, diversamente, diverrebbe archeologia industriale o commerciale. Tale scelta intende rivitalizzare le zone industriali, ma anche i centri un tempo dedicati al terziario e concorrere ad un loro ulteriore sviluppo.

Infine, nel caso dei settori nautico ed aeronautico è previsto, accanto alla sovvenzione, anche il finanziamento a tasso zero (prestito). La sovvenzione è prevista, inoltre, anche per le imprese che accedono agli incentivi a sostegno dell'occupazione.

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