Fondi Ue, truffa ai danni della Regione Fvg: 15 indagati
Una frode per oltre 10 milioni di euro ai danni della Regione Friuli Venezia Giulia, legata a un sistema per ottenere finanziamenti nazionali e comunitari, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Trieste, che ha denunciato 15 persone a vario titolo coinvolte nella truffa. Le indagini, coordinate dai sostituti procuratori della repubblica di Trieste, Federico Frezza e Lucia Baldovin, sono state avviate dopo una verifica fiscale in un’azienda triestina operante nel settore della meccanica.
Le Fiamme Gialle hanno scoperto che i bilanci della società erano stati «gonfiati» con fatture per operazioni inesistenti, poi utilizzate per richiedere i contributi previsti dalla legge regionale del Fvg 4/2005 («legge Bertossi»), che punta a incentivare le piccole e medie imprese su progetti di sviluppo competitivo. Una delle società che avevano emesso queste fatture false era un’agenzia di consulenza facente capo a un intermediario udinese con numerosi precedenti penali per truffa.
Gli accertamenti hanno portato a identificare oltre 300 soggetti economici con sede in Friuli Venezia Giulia che erano stati contattati o avevano usato l’agenzia di consulenza per istruire le domande di contributo; su oltre 50 aziende con sede in provincia di Trieste ne sono state individuate 14 «a rischio».
Alcune imprese hanno utilizzato direttamente le fatture false emesse dall’intermediario attraverso società compiacenti; altre invece si sono organizzate autonomamente, procurandosi le fatture false utilizzate per documentare i costi fittizi. Gli accertamenti sono stati effettuati assieme agli uffici della Regione Fvg in Italia (anche in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna), a Malta, in Svizzera e Croazia e hanno permesso di bloccare l’erogazione di contributi formalmente già concessi per 10 milioni di euro.
Per l’unico contributo risultato già erogato, circa 200.000 euro, è stato ottenuto dalla magistratura un decreto di sequestro per equivalente.
Ai 15 indagati sono contestati a vario titolo i reati di truffa o tentata truffa aggravata ai danni della Regione, emissione o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e in un caso il riciclaggio di circa 370.000 euro. Per tre indagati la Procura della Repubblica ha già richiesto il rinvio a giudizio. Le verifiche fiscali consentiranno di constatare complessivamente anche costi indeducibili per alcuni milioni di euro.
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