Fondi Ue per il restauro di Zara

Interessati tre punti dei bastioni veneziani compresa la Porta Marina. Stanziati 400mila euro
Di Andrea Marsanich

ZARA. L’antica città del maraschino attinge ai fondi europei per restaurare e valorizzare alcune tra le parti più significative e caratteristiche del suo centro storico.

Dall’amministrazione cittadina di Zara è stata diffusa la notizia che prossimamente cominceranno i lavori di restauro di tre siti posizionati sui plurisecolari bastioni veneziani oppure nei loro paraggi: il Passaggio dell’imperatore Augusto, nei pressi dell’ambulatorio pediatrico, la Porta Marina, oggigiorno ribattezzata con l’antico nome di San Grisogono e l’area del Piccolo Arsenale, nelle vicinanze dei Tre pozzi.

Gli interventi fanno parte del progetto Hera, che rientra nell’ambito del programma Ipa Adriatic. Secondo quanto dichiarato ai giornalisti da Davor Lonic, assessore zaratino allo Sviluppo e ai Processi europei, il progetto dovrà essere portato a termine entro 27 mesi.

«Dobbiamo completarlo non oltre marzo 2016 – ha detto Lonic – abbiamo ottenuto 400 mila euro, che spenderemo assieme ad alcuni nostri partner. Se parliamo delle attività che intraprenderemo in tutta la regione di Zara, l’aiuto europeo ammonterà a 900 mila euro».

L’assessore ha fatto presente che il progetto Hera, definito strategico, è stato formulato da esperti locali ed ha quale obiettivo la valorizzazione culturale e turistica dei tre menzionati siti.

«I lavori di ristrutturazione – ha così ripreso Lonic – permetteranno di ridare splendore al Passaggio dell’imperatore Augusto, da tanto tempo trascurato e che merita ben altra sorte. È situato a pochi metri dalla Torre del Capitano.

Il progetto comprende anche il restauro dell’antica Porta Marina, costruita nel 1566». Va aggiunto che assunse l’odierno aspetto nel 1571, anno in cui fu ristrutturata per le trionfali accoglienze che gli zaratini riservarono ai marinari delle 14 navi dalmate che presero parte alla storica battaglia di Lepanto. Sulla Porta di San Grisogono (patrono della città di Zara) si può ancora notare la lapide che salutava gli eroici reduci dello scontro tra la flotta dei cristiani e quella dei musulmani.

C’è infine l’area del Piccolo Arsenale, che sarà pure sottoposta a interventi di ricostruzione. Sulla facciata barocca del Piccolo Arsenale, che è in pietra calcare, è presente ancora oggi il simbolo della Serenissima, il leone di San Marco. Quest’ultimo si trova in diversi siti della città dalmata, quale attestato della secolare fedeltà di Zara a Venezia. Anche Zara, come diverse altre città della Dalmazia, dell’Istria e del Quarnero, è un museo all’aperto, che va adeguatamente tutelato e valorizzato.

In questo senso va ricordato il ruolo esercitato dalla Regione Veneto, che negli ultimi decenni ha stanziato somme ingenti per la tutela e il recupero del patrimonio storico–architettonico lungo il versante orientale dell’Adriatico.

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