Fondi taglia-affitti, richieste boom a Gorizia

Nel 2012 sono state 399. L’assessore comunale al Welfare, SIlvana Romano puntualizza: «Due terzi arrivano da famiglie goriziane». Aperto dal Comune un nuovo bando
Di Francesco Fain

Sino a sei, sette anni fa la proporzione era questa: l’80% per cento delle domande di contributo veniva formulato dagli stranieri, il 20% dai goriziani. «Oggi la proporzione si è ribaltata: due terzi dei richiedenti sono “indigeni”, un terzo non italiani», sottolinea l’assessore comunale al Welfare, Silvana Romano. «Questo ci deve far riflettere. La crisi ha portato molte famiglie goriziane a chiedere un aiuto per poter pagare l’affitto».

Perché ne parliamo oggi? Perché la giunta, attraverso un’apposita delibera, ha aperto i termini del bando 2013 relativo ai contributi taglia-affitti. Le domande si protranno presentare entro il 19 aprile. «Nel 2012 - spiega l’assessore Romano - vennero presentate 399 domande. Di queste vennero evase 353, delle quali 215 inoltrate da cittadini italiani, 138 da stranieri. Di conseguenza, ne furono respinte 46. Un anno prima le richieste furono 336». Come a dire che da un anno all’altro l’incremento è stato del 19 per cento. Nel 2009 le domande furono 392: nulla a che vedere con il dato che si registrò nel 2005 quando furono 262 le famiglie che bussarono alle porte del Comune per ottenere aiuto.

Il Comune - in considerazione del trend crescente di domande pervenute nel corso degli ultimi anni - ha deciso di confermare la scelta di ripartire i fondi disponibili in misura proporzionale rispetto al fabbisogno individuale tra tutti gli aventi diritto, tenuto conto dei fondi assegnati dalla Regione. «Tale formula - aggiunge la Romano - è maggiormente garantista di un’equa distribuzione del beneficio a favore di tutti i richiedenti la cui domanda risulta ammissibile. Se abbiamo fatto questo tipo di stanziamento - aggiunge l’assessore comunale al Welfare - è perché siamo consci che la necessità dei cittadini, e specie delle fasce più deboli di essi, vengono prima di ogni altra cosa. Pertanto, il tetto è stato abbassato per ampliare al massimo la platea di coloro che godranno del beneficio. Se prima si potevano ottenere sino a 2.300 euro l’anno, adesso la cifra massima è stata ridotta a 1.400 e ciò ci consente di accogliere un maggior numero di domande». Il Comune, attraverso l’ultima delibera, si impegna ad attivare una «specifica azione volta a garantire la massima diffusione della pubblicazione dei bandi, superando la prassi di comunicare individualmente con lettera ai richiedenti dell’anno precedente l’avvenuta emissione dei nuovi bandi, anche nell’ottica - si legge nella documentazione - di una corretta politica di risparmio nell’impiego delle risorse».

Il carovita che colpisce molte famiglie non riguarda, però, solo gli affitti, ma anche il pagamento delle utenze (luce, acqua e gas) e perciò l’amministrazione comunale di Gorizia sta già intervenendo economicamente in quei casi di famiglie in situazione di particolare fragilità economica. Non a caso, sono state tutte rinforzate le poste specifiche in questo senso.

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