Folla di curiosi a Ponterosso per il bis del “pesce con le ali”

Avvistato nuovamente nel canale un Trigone viola, parente stretto della razza . L’esperto: «Non è lo stesso animale arrivato mesi fa. Evitate di dargli fastidio»
Lasorte Trieste 16/03/19 - Canale del Ponterosso, Razza
Lasorte Trieste 16/03/19 - Canale del Ponterosso, Razza

Un (altro) esemplare di trigone nel canale di Ponterosso a Trieste

TRIESTE Nel canale di Ponterosso c’è un nuovo, insolito ospite. Si tratta di un “Trigone viola” o “Pastinaca pelagica”, parente molto stretto della più comune razza di mare. Ma non si tratta di “Violetta”, vale a dire l’esemplare che aveva abitato quelle stesse acque per settimane lo scorso settembre e al quale i triestini avevano pure affibbiato un nome. Lo afferma con certezza un assoluto esperto in materia: il direttore dell’Area marina protetta Wwf di Miramare, Maurizio Spoto. «Questo “Trigone viola”, che in dialetto viene chiamato anche “matàn”, ha la coda bella lunga, completa, - spiega - mentre quello precedente ce l'aveva mozzata».

In effetti il nuovo ospite del canale esibisce una coda molto lunga. È comparso in quello specchio acqueo giovedì e non pare aver intenzione di andarsene. Girovaga da una sponda all'altra, scende più in profondità per poi muoversi in superficie dando la possibilità a molti di ammirarlo. Come nel caso di Violetta, infatti, anche stavolta si è scatenata la curiosità dei triestini, che restano incantati ad osservare il bellissimo pesce dalle sponde del canale, scattando decine di foto e video.

Nulla di anomalo comunque secondo il direttore della Riserva di Miramare. «È una specie comune - spiega Spoto - e si vede normalmente nel nostro golfo. Se finisce nelle reti dei pescatori viene liberata, perché le sue carni non sono pregiate. Come avevamo già spiegato, è normale che questi pesci si addentrino in acque più tranquille, dove si sentono più protetti e dove trovano facilmente del pesce». Per ora, dunque, tutto sotto controllo. «Il fatto che sia entrato in quel canale non significa affatto sia in difficoltà, - sottolinea Spoto -. Monitoreremo la situazione sperando ritrovi la via verso il Golfo da solo, ma se dovessimo ravvisare qualche criticità o stato di stress interverremo riportandolo in mare come abbiamo fatto per l'esemplare accasatosi nel canale in precedenza».

C’è poi un appello che Spoto si sente di lanciare ai triestini. «Lasciate stare quell’animale e non tentate di pescarlo come accaduto lo scorso anno con l'altro “Trigone Viola”». Durante la permanenza di Violetta nelle acque del canale di Ponterosso, infatti, erano state avvistate delle persone che, armate di reti, tentavano di catturare il povero pesce. Va tenuto anche conto che all'estremità della sua cosa c'è un pungiglione che potrebbe rivelarsi pericoloso.

Violetta aveva stazionato per settimane nel canale di Ponterosso. Il personale del Wwf Area Protetta di Miramare, che monitorava le sue condizioni, ad un certo punto aveva notato un andamento circolare dell'animale, sintomo di stress. Così, con il supporto del Corpo Forestale Regionale-Stazione Forestale di Trieste, Violetta - rivelatasi appunto una femmina lunga circa 60 cm- era stata recuperata e riportandola in sicurezza in acque libere. —


 

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