«Foibe, Renzi tolga il segreto di Stato»

Lettera di Romoli al presidente del Consiglio: «Sia fatta chiarezza su quei tragici giorni del 1945»
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante il suo intervento al Salone del Mobile di Milano, 11 aprile 2014..ANSA / MATTEO BAZZI
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante il suo intervento al Salone del Mobile di Milano, 11 aprile 2014..ANSA / MATTEO BAZZI

«Il Governo tolga il segreto di Stato sulla tragedia delle foibe».

Lo chiede il sindaco di Gorizia Ettore Romoli direttamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al quale il primo cittadino invierà il 1 giugno una lettera formale. Con quella Romoli, a nome di tutta la cittadinanza goriziana, chiederà che Renzi faccia seguito alla simile iniziativa relativa alle stragi che hanno segnato gli anni Settanta e Ottanta del Paese, togliendo il segreto di Stato anche ai documenti ancora in possesso del Governo sui tragici fatti dei “quaranta giorni” iniziati nel maggio del 1945, quando a guerra conclusa oltre 600 persone vennero prelevate dalle loro case dai partigiani titini per non fare più ritorno a casa. «Il presidente Renzi ha encomiabilmente tolto il segreto di stato sulle stragi italiane del passato, e prendendo spunto da questo gli chiediamo ora che faccia lo stesso sui fatti che riguardarono Gorizia in quei tragici giorni del '45 – dice Romoli -. La mia iniziativa, sia chiaro, non ha nella maniera più assoluta nessun intento vendicativo, o di riapertura di vecchie ferite, ma tende solo alla verità. Vorremmo che i documenti rimasti sino ad ora celati potessero essere messi a disposizione degli storici, per stabilire esattamente cosa accadde in quei giorni, e dare soprattutto a centinaia di famiglie un luogo dove piangere i propri cari scomparsi». Romoli, che ha presentato ieri l'iniziativa, si è detto «certo della sensibilità di Renzi nell'accogliere la nostra richiesta», ed ha anche aggiunto che prossimamente chiederà una mediazione nel confronto con il presidente della Repubblica alla presidente della Regione Debora Serracchiani, che gli è particolarmente vicina e ha modo di incontrarlo in diverse occasioni. Ma il sindaco allarga il suo progetto a tutta la cittadinanza. «In un primo momento avevo pensato di far sottoscrivere la richiesta a tutti i cittadini che fossero interessati, ma poi mi sono reso conto che questo avrebbe richiesto sforzi organizzativi notevoli, e soprattutto tempi piuttosto lunghi – dice Romoli -. Così chiedo piuttosto a tutte le associazioni della città, di ogni tipologia e settore, di sottoscrivere se interessate la lettera che invierò al presidente Renzi. Se nessuno dovesse voler partecipare, comunque, andrò avanti da solo in questa mia battaglia». Le associazioni potranno aderire fino alla fine di maggio mandando un fax al numero 0481-383218, o scrivendo all'indirizzo mail segreteria.sindaco@comune.gorizia.it . Poi il 1 giugno la lettera, corredata di tutte le adesioni, verrà inviata alla Presidenza del Consiglio.

(m.b.)

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