Dalla Foiba al treno storico: Trieste celebra il Giorno del Ricordo

Alle 10.30 il clou con la cerimonia ufficiale a Basovizza alla presenza del ministro Nordio: area presidiata dopo il raid vandalico

Trieste ha celebrato oggi, 10 febbraio, il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'Esodo istriano, fiumano, giuliano e dalmata con una serie di appuntamenti che ha visto il suo clou alle 10.30, con la cerimonia principale alla Foiba di Basovizza, alla presenza del Ministro della giustizia Carlo Nordio assieme alle massime autorità civili e regionali. Foiba che è stata presidiata h24 per evitare altri sfregi dopo il raid vandalico avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.  

  • Cerimonia in Prefettura: il momento della consegna delle medaglie

    Nel video di Maria Elena Pattaro, il momento della consegna delle medaglie d'onore ai parenti degli infoibati

    Giorno del Ricordo, la consegna delle medaglie d'onore ai parenti delle vittime
  • Consegnate le medaglie d'onore ai familiari delle vittime

    Tre medaglie d'onore in memoria delle vittime delle foibe. I familiari le hanno ricevute direttamente dalle mani del ministro Carlo Nordio, arrivato in Prefettura a Trieste alle 14. Alla cerimonia erano presenti il prefetto Pietro Signoriello, il presidente Massimiliano Fedriga e il sindaco Roberto Dipiazza. Non sono mancati i momenti di commozione, in particolare quando una signora di 91 anni ha ritirato la medaglia dedicata al padre. "Questo jera mio papà" ha detto l'anziana stringendo forte la custodia della medaglia e l'attestato.

     

  • Nordio: "Perdonare ma non dimenticare"

    Ha poi preso la parola il ministro Nordio: "Grazie per aver reso possibile questa bellissima possibilità per poter rivivere un passato tragico e doloroso. Come cristiani dobbiamo tendere al perdono ma come persone non possiamo dimenticare.  L'ideologia comunista è crollata ovunque ma oggi ogni tanto appare come forma di negazionismo. Noi non dobbiamo essere accecati dall'odio. Sappiamo che ci furono persone che sotto la falce e martello hanno combattuto in buona fede ma al tempo stesso va ricordato senza odio ma con raziocinio che ci fu chi combatté x imporre un'altra dittatura".

    Il ministro Nordio al Giorno del Ricordo a Trieste
  • Fedriga: "Importante raccontare cos'è stato l'esodo"

    Alla stazione di Trieste hanno preso la parola per primi il sindaco Dipiazza e il governatore Fedriga. Dipiazza ha raccontato che a "a Fertilia ci sono molti esuli, persone che avevano perso tutto. Cerchiamo di superare le divisioni e pensare ai giovani e al futuro". Fedriga ha invece detto che questo treno è "uno dei passi fondamentali per ricordare ciò che queste terre hanno vissuto. Quindi è importante raccontare cos'è stato l'esodo anche in Italia e non solo qui". 

  • Il Treno del Ricordo da Trieste a Taranto

    Ha preso il via alla stazione di Trieste l’iniziativa intitolata: “Il Treno del Ricordo, l’esodo giuliano dalmata. Da Trieste a Taranto”. Il treno storico, che rientra nel programma preparato dal Comitato di coordinamento per le celebrazioni del Giorno del Ricordo, ospiterà a bordo una mostra multimediale caratterizzata da allestimenti evocativi e inizierà il suo viaggio proprio da Trieste (il convoglio lascerà la Stazione martedì 11), per ripercorrere idealmente un altro viaggio, quello degli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Il treno attraverserà quest’anno sette città italiane e arriverà a Roma il 16 febbraio, dove la mostra resterà aperta alla Stazione Ostiense nelle giornate del 16 e del 17. Oltre a Trieste e Roma, saranno incluse nell’itinerario anche Padova, Bologna, Napoli, Lecce e Sassari. Il treno sosterà due giorni in ogni stazione, per consentire una più ampia partecipazione sia delle scolaresche che dei cittadini.

  • Finita la cerimonia a Basovizza, prossima tappa: stazione

    È partito dal sacrario di Basovizza alla volta della stazione di Trieste il ministro della giustizia Carlo Nordio, dopo essersi attardato a fare selfie e fotografie con i militari presenti. Non si è invece fermato a parlare con la stampa.

  • Nordio: "Foibe monito a vigilare contro ogni sussulto di odio"

    Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è soffermato sugli odi del passato e sulla pace che oggi governa le relazioni tra Italia e Slovenia. "La svastica e la falce e il martello, il pugno chiuso e il braccio teso, i lager e i gulag, gli opposti estremisti costituiscono il medesimo volto della stupidità. Dopo tanti anni possiamo tendere al perdono ma non all'oblio. La coscienza cristiana ci invita a eliminare il rancore, quella civile il ricordo. Il monito che sale da queste tombe è vigilare contro ogni sussulto di odio. Oggi viviamo in pace con chi fu nostro nemico. I nostri vicini Sloveni oggi sono uniti a noi nella pace e nella libertà in un'Europa affrancata dalle rivalità secolari. Questa cerimonia è anche un tributo al consolidamento di un'amicizia, che ci vincola nella buona volontà e nella sacralità della preghiera. Dio benedica tutti voi", ha detto. Con il suo discorso si è conclusa la cerimonia.

    Il ministro Nordio alla Foiba di Basovizza (Silvano)
    Il ministro Nordio alla Foiba di Basovizza (Silvano)
  • Fedriga: "All'odio dei negazionisti rispondiamo con orgoglio di chi vuole ricordare"

    "Stavo riflettendo sui passi importanti su questo confine, macchiato dal sangue e dalla sofferenza. Il primo fattore per altri passi avanti è la verità. Non esiste pacificazione senza verità. la verità non può nascondere i massacri ad opera dei titini. Se si continuano ad alimentare i discorsi di negazionismo si alimenta l'odio - sono alcuni passaggi del discorso del presidente della Regione Massimiliano Fedriga -. Il secondo fattore è la consapevolezza. Consapevolezza delle nostre radici, profonde che affondano anche in questi massacri. All'odio di quelle scritte negazioniste che hanno sfregiato la foiba rispondiamo con l'orgoglio di chi non soltanto deve ma vuole ricordare"

  • Il sindaco Dipiazza: "Coltivare una memoria riconosciuta e consapevole"

    "Ricordare le foibe e l’esodo non significa riaprire vecchie ferite o alimentare sentimenti di odio, ma piuttosto coltivare una memoria storica riconosciuta e consapevole. Solo attraverso la conoscenza e il riconoscimento di tutte le sofferenze vissute possiamo costruire una società più giusta e rispettosa delle diverse identità. Il Giorno del Ricordo, dunque, non è solo un momento di commemorazione, ma anche un'opportunità per riflettere sul valore della convivenza pacifica e sul rispetto reciproco tra i popoli". Queste le parole del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, che ha condannato nuovamente l'atto vandalico avvenuto nei giorni scorsi e ricordato alcuni momenti simbolici dell'Esodo e delle Foibe.

  • Sardos Albertini: "In Slovenia e Croazia ancora resistenze su questi temi"

    "Sono passati 80 anni da quella primavera di sangue, dall'operazione terrore. Una tragedia che ha colpito tutti e tre i popoli, italiano, sloveno e croato. Tragedia coperta dalla grande menzogna per cui non si poteva parlare di queste povere vittime. Dal 2004 il muro del silenzio è stato intaccato almeno in Italia. Non così in Slovenia e Croazia dove ci sono grandi resistenze". Così Paolo Sardos Albertini della Lega nazionale di Trieste nel suo intervento a Basovizza.

  • La cerimonia alla Foiba di Basovizza: il video

    Nel video di Andrea Lasorte, alcuni momenti clou della cerimonia a Basovizza

    Giorno del Ricordo, la cerimonia alla Foiba di Basovizza
  • L'omelia del vescovo Trevisi

    "Il disegno di dio non è il caos e la guerra. Tutti noi siamo chiamati a collaborare, ma è facile diventare complice. Basta qualche testa balorda come quella che ha insozzato questo monumento, per riacutizzare il dolore dell'umanità ferita con piaghe che nemmeno il tempo fa cicatrizzare. Ogni tragedia è imparagonabile alle altre, lo dobbiamo dire per rispetto di chi ha perso la vita. Qui come alla Risiera ci rendiamo conto di quanto sia diabolico l'abisso", così si è aperta l'omelia del vescovo di Trieste Enrico Trevisi nella messa solenne che ha preso il via dopo la deposizione delle corone.

  • Deposte le corone ai martiri delle foibe

    Deposte le corone ai martiri delle foibe. La prima quella della presidenza del consiglio presentata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio assieme al prefetto di Trieste Pietro Signoriello. La seconda ad essere deposta quella della Regione Friuli Venezia Giulia, seguita dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga e dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.

    Poi quella delle associazioni degli esuli. Prima della deposizione delle corone è stata letta la motivazione della medaglia al valore militare di Trieste a Diego Guerin.

    Protesa da secoli a additare nel nome d’Italia le vie dell’unione tra popoli di stirpe diversa, fieramente partecipava coi figli migliori alla lotta per l’indipendenza e per l’unità della Patria; nella lunga vigilia confermava col sacrificio dei martiri la volontà d’essere italiana; questa volontà suggellava col sangue e con l’eroismo dei volontari della guerra 1915 - 18. In condizioni particolarmente difficili, sotto l’artiglio nazista, dimostrava nella lotta partigiana quale fosse il suo anelito alla giustizia e alla libertà che conquistava cacciando a viva forza l’oppressore. Sottoposta a durissima occupazione straniera, subiva con fierezza il martirio delle stragi e delle foibe, non rinunciando a manifestare attivamente il suo attaccamento alla Patria. Contro i trattati che la volevano staccata dalla Madrepatria, nelle drammatiche vicende di un lungo periodo d’incertezze e di coercizioni, con tenacia, con passione e con nuovi sacrifici di sangue ribadiva dinanzi al mondo, il suo incrollabile diritto d’essere italiana. Esempio d’inestinguibile fede patriottica, di costanza contro ogni avversità e d’eroismo. 1915 - 18, 1943 - 47, 1948- 54 .

     

  • Al via la cerimonia alla Foiba di Basovizza

    È iniziata la cerimonia alla Foiba di Basovizza, con l'ingresso dei medaglieri dell'associazione nazionale del fante, degli alpini, dei finanzieri e degli arditi, e poi con il gonfalone della città di Trieste, medaglia d'oro al valore militare, di Muggia, medaglia d'argento e di Pisa, medaglia di bronzo. Presenti anche labari delle associazioni degli esuli. Picchetto d'onore del Reggimento cavalleria II a cura del quale, assieme agli alpini, sta avvenendo l'alzabandiera mentre risuona l'inno nazionale.

  • Cancellate le scritte alla Foiba di Basovizza

    Sono state cancellate le scritte oltraggiose tracciate nella notte tra venerdì e sabato all'ingresso della foiba di Basovizza, dove stamani si tiene la cerimonia solenne nel Giorno del Ricordo. L'accesso al monumento nazionale è presidiato dalle forze dell'ordine, presenti in gran numero. A un'ora dall'inizio delle celebrazioni sono numerosi i partecipanti giunti sul posto, tra scolaresche, cittadini e rappresentanti delle associazioni combattentistiche. Due delle tre scritte sono state ricoperte con vernice bianca; una, quella lasciata sotto all'indicazione 'Foiba di Basovizza', ("è un pozzo"), è stata parzialmente rimossa e resa illeggibile. 

  • Il ministro Abodi: "Giorno del Ricordo un richiamo delle coscienze"

    "Il Giorno del Ricordo è un richiamo delle coscienze, un prezioso contributo a ristabilire definitivamente la verità e a non dimenticare fatti drammatici che hanno segnato dolorosamente la nostra storia", ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. "Il Giorno del Ricordo - prosegue - è anche un'opportunità per educare al rispetto della vita e un presupposto per costruire forme di pacificazione, nonostante le dimostrazioni di inciviltà di pochi irriducibili criminali nei giorni scorsi a Basovizza. È su queste certezze che il Treno del Ricordo, nato da una risoluzione approvata a larghissima maggioranza alla Camera dei deputati, intende riproporre a tutti le pagine drammatiche delle foibe titine e dell'esodo di centinaia di migliaia di italiani da Istria e Dalmazia, in un itinerario a tappe che partirà oggi da Trieste e si concluderà in terra sarda, a Fertilia, dove vive una numerosa comunità di esuli e di loro discendenti".

  • Il ministro Nordio è arrivato alla Foiba di Basovizza

    È arrivato al sacrario di Basovizza il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ad accoglierlo il prefetto Pietro Signoriello, la sottosegretaria al Mef Sandra Savino, il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, l'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.

    Il ministro Nordio a Basovizza (Silvano)
    Il ministro Nordio a Basovizza (Silvano)

     

  • Unione Italiana: "impegno per percorsi di pace"

     "Come Unione Italiana ci opporremo sempre, con gli strumenti etici che conosciamo - dialogo, cultura, fraternità e ragione - ad ogni tentativo di ridimensionare, sminuire,sfregiare, stravolgere, mantenere nell'oblio e negare il dramma degli Italiani dell'Istria, del Quarnero, di Fiume, della Dalmazia. Un'odissea che ha stravolto l'esistenza di chi fu vittima delle foibe e di chi fu costretto all'esodo, ma anche di chi, pur rimanendo sul proprio territorio d'insediamento storico, si trovò di colpo straniero in casa propria". Lo scrive il presidente di Unione Italiana, Maurizio Tremul, sottolineando la necessità di un "patrimonio comune di Slovenia, Croazia e Italia, delle nuove generazioni, per proseguire nella costruzione di percorsi di fraternità, solidarietà e amicizia". "La conoscenza dei fatti accaduti deve rafforzare l'impegno per impedire che queste violenze non abbiano più a ripetersi e per perseguire i valori dell'amicizia e della pace, del riconoscimento delle reciproche sofferenze, subite e inferte, nella resipiscenza e nel perdono". Tremul si richiama "allo spirito vissuto solo due giorni fa, a Gorizia e Nova Gorica, durante l'emozionante inaugurazione ufficiale Gorizia GO! 2025, Capitale Europea della Cultura, quando la Presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar e il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, hanno rimarcato i valori su cui si fonda l'Unione Europea: collaborazione, rispetto, dialogo interculturale, amicizia, democrazia, libertà, pace tra i popoli e Nazioni.

  • Deposte due corone alla Foiba 149 a Monrupino

    Le cerimonie commemorative sono iniziate con la deposizione di due corone congiunte, una da parte di Regione Fvg, Prefettura e Comune di Trieste e l'altra dei rappresentanti della Lega Nazionale e delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani Dalmati, alla Foiba 149 di Monrupino.

    Giorno del Ricordo: le corone alla Foiba 149 di Monrupino
  • Giorno del Ricordo a Trieste: il programma della giornata

    Alle 9.30 la giornata inizierà con la deposizione della corona alla foiba 149 di Monrupino.

    Alle 10.30 ci sarà la cerimonia ufficiale alla Foiba di Basovizza alla presenza del ministro Carlo Nordio

    Dopo l’omaggio al Monumento Nazionale sul Carso, alle 12 Nordio sarà presente anche alla Stazione ferroviaria per l’iniziativa intitolata: “Il Treno del Ricordo, l’esodo giuliano dalmata. Da Trieste a Taranto”. Il treno storico ospiterà a bordo una mostra multimediale e inizierà il suo viaggio proprio da Trieste (il convoglio lascerà la Stazione martedì 11), per ripercorrere idealmente un altro viaggio, quello degli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Il treno attraverserà quest’anno sette città italiane e arriverà a Roma il 16 febbraio, dove la mostra resterà aperta alla Stazione Ostiense nelle giornate del 16 e del 17. Oltre a Trieste e Roma, saranno incluse nell’itinerario anche Padova, Bologna, Napoli, Lecce e Sassari. Il treno sosterà due giorni in ogni stazione, per consentire una più ampia partecipazione sia delle scolaresche che dei cittadini.

    Alle 13 in Prefettura è poi prevista la consegna dei riconoscimenti alle famiglie degli esuli e degli infoibati

Elisa Lenarduzzi Valeria Pace Lorenzo Degrassi Maria Elena Pattaro
Argomenti:cronaca

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