Fognature da Opicina alla città, a maggio i lavori di aggancio

Il cantiere creerà una rete di scarico lungo tutto il borgo poi collegata verso Trieste. Il sindaco Dipiazza: «Chiediamo pazienza ai cittadini ma è un’opera necessaria»

TRIESTE. È prevista per maggio la partenza dei lavori che collegheranno l’abitato di Opicina al sistema fognario triestino. L’annuncia il sindaco Roberto Dipiazza, che lancia un appello agli abitanti di Opicina: «È un cantiere che porterà alcuni disagi, ma che migliorerà di molto la vita a Opicina e risolverà un problema storico». L’abitato sull’altipiano è infatti privo di collegamento alla rete fognaria cittadina, con tutto quel che ne consegue in termini di eliminazione delle acque nere.

Alla fine degli anni Novanta il Comune di Trieste realizzò un inghiottitoio che doveva fungere da allacciamento per gli scarichi di Opicina. L’opera, però, si fermò più o meno all’altezza della Sissa. Il nuovo progetto, che verrà illustrato a breve in circoscrizione, servirà a creare una linea di scarico lungo tutto l’abitato, che andrà poi a collegarsi all’inghiottitoio già realizzato.

Il costo dell’opera è di circa un milione di euro, la durata prevista per il cantiere è di un anno. Spiega il sindaco: «Ci saranno dei disagi, ma chiediamo ai cittadini di sopportarli, perché la realizzazione di quest’opera cambierà molte cose». L’altra richiesta di Dipiazza è che «tutti si allaccino alla rete una volta completati i lavori».

L’operazione su Opicina si inserisce in una sequenza di interventi per la riqualificazione del sistema fognario della città. Dipiazza coglie l’occasione per fare una panoramica della situazione in città e sul golfo: «Nel corso degli anni la qualità della rete è migliorata su tutto il territorio. Muggia è stata collegata a Trieste ancora ai tempi in cui io ero sindaco di quella città. San Dorligo fa confluire metà dei suoi scarichi a Trieste. Prosecco li porta tutti sulla rete di Trieste e anche Barcola confluisce ormai sul depuratore».

Il risultato, prosegue ancora il primo cittadino, «è che a parte la situazione del Molo IV, ancora da risolvere, praticamente non scarichiamo più acque nere in mare». Fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo è stata la realizzazione del depuratore, spiega Dipiazza: «Da quando è stato avviato abbiamo sostanzialmente eliminato quella fonte di inquinamento nelle acque del golfo».

L’allacciamento di Opicina alla rete cittadina è quindi l’ultima grande opera di ammodernamento del sistema fognario cittadino. La linea principale correrà su via del Biancospino per imboccare poi la strada provinciale n.1. Su questa linea si concentrerà la parte più rilevante dei lavori che, ricorsi e imprevisti permettendo, dovrebbero concludersi nella primavera del 2021. 


 

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