Fogliano Redipuglia: giù l’area feste dopo 40 anni. Tutte le grane della Pro loco

Il sito non è più a norma. I dubbi sul museo multimediale della Grande guerra Il presidente Visintin: «Solo errori in buona fede, siamo al servizio della gente»
Bumbaca Gorizia 14.02.2017 Fogliano fine lavori sottopasso ferrovia e intervista Visintin © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14.02.2017 Fogliano fine lavori sottopasso ferrovia e intervista Visintin © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

FOGLIANO. L’area feste messa in piedi oltre 40 anni fa e ormai solo un lontano ricordo. Ma anche lo sviluppo del museo multimediale, dei siti legati alla Grande guerra, l’ufficio informazioni e assistenza turistica e, poi, quel “tendone” che ha sollevato un vespaio. Non sono poche le grane con le quali dovrà fare i conti il nuovo presidente della Pro loco di Fogliano Redipuglia. Franco Visintin, dopo esser stato, 55 anni fa, uno dei fondatori e aver ricoperto numerose cariche, è tornato in sella. E ieri, non senza il magone, ha assistito alle ultime operazioni di smantellamento dell’area di via San Michele.

Quante feste sono passate di lì. Quelle di partito, della stessa Pro loco, dei donatori di sangue. E quanti ospiti. Anche Ombretta Colli, che portò in paese migliaia di persone.

Bumbaca Gorizia 14.02.2017 Fogliano fine lavori sottopasso ferrovia e intervista Visintin © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14.02.2017 Fogliano fine lavori sottopasso ferrovia e intervista Visintin © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Ma l’area non era più a norma. E allora giù tutto. «Mi chiedo se ci sono delle idee per il suo futuro - dice Visintin - visto che, con noi, nessuno si è fatto vivo. Abbiamo avanzato delle proposte, speso 35mila euro per una prima bonifica, ma tutto è rimasto ancora sulla carta». Il presidente ammette che ci possano essere state delle inadempienze. Ma dettate dalla buona fede. Come nel caso del museo multimediale della stazione di Redipuglia. «Se non abbiamo fatto certi passi - aggiunge - è perché non sappiamo quali sono i programmi che si vogliono fare in questa direzione. Come nel caso della Dolina dei Bersaglieri, per la quale siamo costretti a chiedere una mano al Comune di Ronchi dei Legionari, competente per territorio».

Tra Pro loco e Comune di Fogliano Redipuglia non corre buon sangue. Ormai si sa. «Ci accusano di non aver pagato delle bollette - ricorda - ma è anche vero che ci siamo sobbarcati noi ogni onere quando la sede era nel vecchio fabbricato alle spalle della scuola media. La tassa per l’occupazione del suolo pubblico? Non la pagheremo mai e non capisco perché si debba pagare quando si fanno delle cose a vantaggio della collettività. Certo ci sono leggi, regolamenti, ma si possono cambiare per aiutare il volontariato».

 

Fogliano Redipuglia, il futuro dell'area feste dopo aver fatto tabula rasa

 

Sul futuro dell’ufficio informazioni, poi, Visintin ricorda che è stato istituito con un apposito decreto della Regione. Ma proprio dal palazzo le notizie che arrivano non sono improntate alla distensione.

I lavori di demolizione nell’area feste si concluderanno in settimana, mentre già a inizio mese erano state rimosse e smaltite le coperture in amianto da una ditta specializzata. L’intervento ha avuto un costo di 13mila euro e fa parte di un percorso amministrativo intrapreso dalla municipalità foglianina per rendere nuovamente fruibile l’area. Quelli tirati giù erano fabbricati in muratura e tettoie con strutture in ferro. L’area è sottoposta a vincolo ferroviario ed era stata iniziata, ma mai completata, una pratica di sanatoria nel 1982.

«Oltre come parco feste - dice il sindaco, Antonio Calligaris - l’area potrà essere usata anche come zona pubblica, con panchine e arredo urbano, aperta a tutti e utilizzabile per il mercato settimanale. Quindi un’area fruibile, ma in regola con tutte le normative e soprattutto dignitosa. Per cinque anni abbiamo aspettato un progetto tecnico dalla Pro loco, ma la proposta, piuttosto casalinga, pervenuta non rispondeva a nessuno di questi requisiti. Dubito che l’area possa essere concessa a chi non sta fornendo buona prova nella gestione delle sedi già concesse, né tantomeno è pensabile che quella torni ad essere il deposito-suk della Pro loco».

Riproduzione riservata © Il Piccolo