Flash mob, cortei e scioperi: il popolo di Greta fa il bis anche in Fvg

Da Trieste a Ronchi fino a Tolmezzo: i giovani di Fridays for future si preparano a “invadere” strade e piazze del Fvg. Il rebus delle giustificazioni in classe
Lasorte Trieste 24/05/19 - Corteo FridayForFuture,
Lasorte Trieste 24/05/19 - Corteo FridayForFuture,

TRIESTE Mentre il discorso di Greta alle Nazioni Unite diventa virale, i suoi seguaci preparano il terzo sciopero globale per il clima anche in Friuli Venezia Giulia. Venerdì 27 settembre - i giovani si metteranno infatti in marcia, in regione come nel resto d’Italia e del pianeta, scandendo lo slogan: «Vogliamo sopravvivere». E chi tra loro, per manifestare, salterà scuola, potrà beneficiare probabilmente della linea morbida adottata da alcuni prof. Quelli pronti ad accogliere l’invito del ministro dell’Istruzione che, in una circolare, ha suggerito agli insegnanti di considerare giustificati i partecipanti ai cortei.



Impossibile però, al momento, dire in quante e in quali scuole verrà seguito quel consiglio visto che, come ricorda la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Patrizia Pavatti, ogni istituto deciderà autonomamente. Non c’è solo la scuola, però. Venerdì infatti, contemporaneamente, a livello nazionale alcune sigle sindacali si asterranno dal lavoro. Ma le iniziative sono già in corso un po’ ovunque, in attesa della mobilitazione di piazza, e oggi non da ultimo una delegazione di Fridays For Future (d’ora in avanti abbreviato in FFF) sarà ricevuta in Consiglio regionale.



L’EMERGENZA CLIMATICA

All’assemblea di piazza Oberdan le ragazze e i ragazzi di FFF chiedono innanzitutto che «lo stato di emergenza climatica, ambientale, ecologica e delle biodiversità venga riconosciuto e dichiarato pubblicamente», si legge nel testo che oggi pomeriggio presenteranno agli inquilini del Consiglio. Seguono una ventina di punti programmatici. Eccone alcuni esempi: la creazione di un “piano regionale rifiuti zero” e quella di un tavolo di lavoro permanente per la riconversione energetica sostenibile, che coinvolga gli esperti degli atenei di Trieste e Udine; l’introduzione di un servizio di trasporto pubblico del tutto gratuito; la promozione di filiere locali di economia solidale; lo stop al consumo del suolo, all’uso di pesticidi, alle grandi aziende inquinanti e agli incentivi per la produzione intensiva di carne. E così via.



IL CONTESTO

Era l’agosto del 2018, poco più di un anno fa, quando Greta Thunberg ha iniziato a rifiutarsi di andare a scuola il venerdì, preferendo utilizzare quella scadenza settimanale per manifestare davanti al parlamento svedese. Lo scopo? Chiedere al governo di affrontare la crisi climatica, che secondo l’attivista sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa della specie umana. Nel giro di brevissimo tempo ciò ha determinato la nascita e la diffusione di un movimento giovanile mondiale, FFF appunto, che a partire da marzo ha iniziato a mettere in radici pure in regione. Si sono già svolte manifestazioni negli scorsi mesi e, parallelamente, si sono formati gruppi locali di FFF a Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone, Spilimbergo, Tolmezzo e Cividale.

VERSO LO SCIOPERO

Greta è appena intervenuta davanti ai leader mondiali a New York, in occasione del vertice Onu sul clima. «L'ecosistema sta collassando - ha detto l’adolescente -, siamo all'inizio di un'estinzione di massa e voi parlate solo di soldi». Nel frattempo il 20 settembre è iniziata la Climate Action Week: una settimana di iniziative a livello planetario, che culmineranno con lo sciopero di dopodomani. Ad accomunarle sono alcune richieste precise, rivolte alle autorità locali e mondiali. Primo, contenere l'aumento della temperatura media globale entro gli 1,5 gradi centigradi rispetto al livello preindustriale. Secondo, garantire giustizia climatica. Terzo, fare riferimento alla scienza più autorevole disponibile in questo momento. Tali punti sono stati concordati quest’estate a Losanna da circa 400 giovani attivisti da tutta Europa, compresa una delegazione del Fvg.

TRIESTE

Si arriva così al cosiddetto “global strike” di dopodomani, in programma in circa 150 Paesi del mondo. A livello nazionale hanno proclamato sciopero Cobas, Usb, Sisa, Usi Surf e Flc Cgil. Soltanto a livello locale, poi, hanno aderito decine e decine di associazioni tra cui spiccano Legambiente, Greenpeace, Amnesty International ma anche il mondo scout e le liste universitarie. I dettagli della manifestazione indetta nel capoluogo regionale saranno illustrati in conferenza stampa, stamattina alle 11 all’Antico Caffè San Marco. Quanto a venerdì, «il ritrovo è alle 9 in piazza Goldoni - anticipa Laura Zorzini, referente FFF Trieste -. L’arrivo è in piazza Borsa. Vi resteremo fino alle 21 tra flashmob, interventi, attività per bambini e musica».

NEL RESTO DEL FVG

Venerdì cortei sono in programma anche a Ronchi, Udine, Pordenone e Tolmezzo. Nella cittadina isontina il ritrovo è alle 9 davanti alle scuole medie Da Vinci, per poi proseguire verso il municipio, dove le istanze dei ragazzi saranno presentate alle autorità comunali. Passando al capoluogo friulano, il ritrovo è alle 8.30 in piazzale Cavedalis e l’arrivo in piazza Matteotti, dove ci saranno musica e microfono aperto. Sia a Tolmezzo che a Pordenone il ritrovo è in piazza XX settembre, rispettivamente alle 9 e alle 13.30. A Pordenone però bisogna andare muniti di bicicletta.—


 

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