Fiumicello, il Comune di Giulio si tinge di “giallo”
FIUMICELLO. Bandiere a mezz’asta e lo striscione di Amnesty International “Verità per Giulio Regeni” esposto su tutti gli edifici istituzionali presenti sul territorio comunale «finché non sarà raggiunta piena verità e giustizia sulla morte di Giulio».
Fiumicello prende posizione e lo fa in modo forte e chiaro. Sulla morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore barbaramente ucciso in Egitto, il Comune di Fiumicello vuole la verità e replica senza mezzi termini al sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che, nei giorni scorsi, aveva deciso di rimuovere dalla facciata del Municipio, in piazza Unità lo striscione, definito «un dente cariato».
La polemica, che si è trasformata in una bufera politica, non ha lasciato indifferenti i cittadini. «Ha offeso l’intera comunità - le parole del sindaco di Fiumicello, Ennio Scridel -. Quanto ha affermato il sindaco Dipiazza è davvero oltre ogni limite.
Un rappresentante delle istituzioni non può esprimersi in quel modo sul caso Regeni, per rispetto nei confronti del dolore della famiglia e del modo in cui è venuto a mancare Giulio. Con quella affermazione ha offeso l’intera comunità, che fin dall’inizio si è stretta alla famiglia Regeni per supportarla nel tentativo di portare avanti la pesante eredità che ci ha lasciato Giulio».
La proposta di togliere lo striscione dalla facciata del Municipio di Trieste, diventata un caso nazionale, era stata avanzata da alcuni consiglieri comunali di centrodestra per evitare “il rischio di assuefazione”. «Credo che Fiumicello non abbia ancora capito quali siano i veri motivi delle azioni e delle reazioni intervenute in questi giorni - ancora Scridel -. La comunità ha vissuto questa situazione con amarezza.
Sembrava fosse calato nuovamente il silenzio. Si sta parlando di un ricercatore barbaramente torturato e massacrato. Si sta discutendo di una situazione che ha visto violare i diritti umani. Il caso di Giulio viene portato avanti per contrastare fenomeni ben più complessi, per difendere e salvaguardare diritti universali. Sostenere la battaglia che sta portando avanti la famiglia Regeni non può essere classificato come di sinistra o di destra.
La politica deve elevarsi su queste questioni, sentire il lato umano della gente. Giulio siamo tutti noi. Chiedo a chi può o deve fare qualcosa di guardare negli occhi di Paola, la mamma di Giulio, come ho fatto io. Troverà risposte ai propri quesiti».
Il Comune di Fiumicello, interpretando il volere dei cittadini, a partire da oggi pubblicherà sul sito internet dell’amministrazione comunale una delibera che prevede di esporre le bandiere a mezz’asta e lo striscione “Verità per Giulio Regeni” su tutti gli edifici comunali.
«L’intera comunità di Fiumicello - si legge nel documento, approvato martedì sera - è profondamente turbata da questo drammatico avvenimento e si è stretta ai familiari partecipando al loro profondo dolore. Come sostenuto da Amnesty International qualsiasi esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente, da raggiungere anche con il prezioso contributo delle donne e degli uomini che in Egitto provano ancora a occuparsi di diritti umani, nonostante la forte repressione cui sono sottoposti, dev’essere respinto.
Riteniamo doveroso interpretare il comune sentimento della cittadinanza come segno di profondo rispetto e partecipazione».
La delibera si prefigge di «riaffermare che il diritto allo studio, la libertà di ricerca, le differenze culturali e religiose rappresentano elementi di ricchezza della nostra società, che necessitano di continua, costante e assoluta tutela. Intendiamo continuare a manifestare l’impegno di questa amministrazione contro ogni forma di tortura».
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