Fiume, via libera del Comune al marina in porto Baross
FIUME Forte accelerazione per il progetto che prevede la costruzione di un marina al porto Baross di Fiume, area oggi degna di nota solo perché ci è ormeggiato in attesa di restauro il Galeb, l’ex panfilo di Tito. Il Consiglio cittadino fiumano ha approvato con 26 voti a favore e uno astenuto la modifica al relativo piano regolatore che prevede appunto il riutilizzo della zona, da trasformare in marina capace di 500 ormeggi per imbarcazioni lunghe fino a 12 metri.
L’ok del parlamentino al nuovo documento ha creato dunque i presupposti per poter bandire la gara di assegnazione della concessione. L'assessore comunale allo Sviluppo, Urbanistica ed Ecologia, Srdan Škunca, ha spiegato che del mezzo migliaio di posti barca circa 350 riguarderanno la parte interna del porticciolo, mentre gli altri 150 saranno posizionati lungo la diga Sušak. «I 500 ormeggi sono un numero ideale, mentre sarà il futuro concessionario a stabilire la cifra esatta dei posti barca», ha dichiarato Škunca: «Da parte nostra abbiamo voluto mettere dei paletti per non danneggiare né i fiumani né i turisti. L’area di porto Baross, in presenza di un marina, non dovrà essere recintata ma restare friuibile a tutti. Il piano regolatore contempla infatti la presenza di un lungomare di 5 metri di larghezza. Inoltre il porticciolo avrà anche esercizi ristorativi, bar, luoghi d’intrattenimento, uffici e ambienti destinati ad attività culturali». L’assessore ha rivelato che il Comune aveva previsto anche la costruzione di un albergo, piano che Zagabria ha però respinto: la municipalità non si è opposta soltanto per non complicare il progetto allungando così ulteriormente i termini di realizzazione.
Trattandosi di una zona d’importanza storica per la città, ha aggiunto Škunca, qualsiasi intervento dovrà essere autorizzato dall’Istituto fiumano per la Conservazione. Il sindaco Vojko Obersnel ha dichiarato intanto che se non sarà manifestato alcun interesse concreto per la realizzazione del porticciolo turistico, la zona portuale – quale scenario alternativo - sarà destinata ai diportisti locali. «Noi vorremmo avere un marina – ha dichiarato il primo cittadino – in quanto la presenza di una simile struttura sarebbe una formidabile occasione per l’immagine turistica del capoluogo quarnerino, che negli ultimi anni si sta ritagliando una parte sempre pià importante nel settore ricettivo nazionale, crociere comprese».
Parlando dei potenziali investitori, Obersnel ha detto di essere a conoscenza che porto Baross è finito nel mirino dell’Aci, l’azienda di Stato proprietaria di 23 marina fra di Istria, Quarnero e Dalmazia la cui direzione di recente è stata spostata proprio a Fiume. Qualche dubbio è stato espresso dai consiglieri comunali sulla convivenza tra il marina e l’adiacente Canal Morto, con le piccole imbarcazioni qui ormeggiate che giocoforza dovranno attraversare le acque del porticciolo. Problema che però il sindaco ha giudicato del tuttosuperabile. —
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