Fiume, tornano le navi, rientra dopo due mesi lo sciopero al 3 Maggio

Le compagnie armatrici pronte a garantire i mezzi finanziari per il riavvio della costruzione. Fincantieri invitato alla due diligence

POLA Dopo due mesi di protesta, rientra lo sciopero del cantiere navale fiumano Tre Maggio. «Abbiamo deciso di cancellare la protesta – chiarisce il presidente del comitato sindacale dei cantieri Juraj Šoljice – dopo avere appreso che due compagnie armatrici sono pronte ad assicurare i mezzi finanziari per il riavvio della costruzione di due navi. Si tratta della Siem, che aveva disdetto il contratto di costruzione di una grande nave portarinfuse per il trasporto di auto e camion, già quasi ultimata, facendosi versare le garanzie dallo Stato croato. L'altra nave, una portarinfuse commissionata da Algoma, è stata già completata al 60%. In questo caso le garanzie dello Stato croato non sono state attivate». Ma gli ordinativi non finiscono qui: la Cartubi ha commissionato al Tre Maggio la costruzione di sezioni navali.

Intanto il ministro croato dell'Economia, Darko Horvat, ha confermato che prossimamente il colosso cantieristico Fincantieri, che guarda a una possibile acquisizione nell’ambito dell’attività dei cantieri, sarà invitato a compiere l'operazione di due diligence al Tre Maggio. Analoga proposta è stata recapitata a gruppo ucraino Smart Holding, interessato a diventare il partner strategico del cantiere navale Scoglio Olivi di Pola.

«Dopo un approfondito controllo dei due cantieri navali – ha aggiunto Horvat – crediamo che l'offerta di compravendita possa arrivare in capo a cinque settimane». Ma non c’è molto tempo da perdere. L'agenzia finanziaria croata Fina potrebbe mettere in moto il procedimento di fallimento previsto dalla legge per lo stabilimento quarnerino. Martedì, ha chiarito Šoljic, il Comitato sindacale per la salvezza del Tre Maggio e il direttore generale del cantiere, Maksimilijan Percan, si incontreranno per fare il punto della situazione.

I sindacati del Tre Maggio hanno criticato in svariate occasioni l’operato di Percan, considerato inadatto a imprimere una svolta ai cantieri. Sempre Šoljic ha asserito che – dopo quelli di settembre e ottobre – i cantierini fiumani dovrebbero ricevere il 21 dicembre il salario minimo di novembre (360 euro), garantito dall' Agenzia croata per le spettanze dei lavoratori. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo