Fiume, ritardi burocratici per il nuovo stadio Cantrida

Lo stadio doveva essere pronto già per la prossima stagione calcistica 2016-’17. Dovranno essere modificati sia il piano regolatore che quello urbanistico
Lo stadio Cantrida
Lo stadio Cantrida

FIUME. Doveva entrare in funzione dal campionato di calcio 2016–2017 e invece il nuovo stadio di Cantrida, a Fiume, sarà costretto ad attendere ancora qualche annetto. Va subito precisato che non c’è nessuno disimpegno da parte della Social Sport Foundation, titolare al 70 per cento (l’altro 30 è della municipalità fiumana) della società calcistica Rijeka, erede della gloriosa Fiumana.

La Social Sport, come risaputo, appartiene al petroliere ligure Gabriele Volpi ed è l’investitore dell’opera, di questo futuro stadio da circa 14 mila posti, che verrà costruito al posto del vecchio catino cantridano, inaugurato 103 anni fa e ricavato da un’antica cava di pietra, a poche decine di metri dal mare.

Il Cantrida va in pensione Nasce il Rijeka Stadium

Il vecchio impianto è chiuso già da diversi mesi, con il Rijeka che disputa le gare del massimo campionato croato e della coppa nazionale nel nuovo stadio di Rujevizza (5.500 posti a sedere), nella parte ovest della cinta collinare, struttura venuta a costare intorno ai 20 milioni di euro, campi d’allenamento inclusi. Come detto, la Social Sport non si è tirata indietro. Le battute d’arresto hanno un nome: modifiche al Piano regolatore di Fiume e al Piano urbanistico generale. Gli interventi sono necessari in quanto accanto al nuovo stadio, che sarà disposto “lungo costa” come l’attuale, saranno approntati anche un albergo e un centro commerciale, strutture non previste nei vecchi documenti. È che l’investitore ha voluto aggiungere altri contenuti, arricchendo quelli puramente sportivi. Una mossa logica, d’altronde, giustificata dal fatto che non si può vivere in un centro sportivo soltanto quelle 2–3 ore la domenica o eventualmente il mercoledì, con il complesso che va sfruttato invece 7 giorni su 7.

«La costruzione dello stadio può cominciare subito – ha precisato il primo cittadino – ci vuole però tempo per i cambiamenti al piano regolatore e a quello urbanistico. Voglio quindi rimarcare che il quadro non è semplice trattandosi di area in regime di demanio marittimo, i cui permessi spettano allo Stato croato e non all’amministrazione cittadina. Da parte nostra, abbiamo previsto i mezzi destinati alla costruzione delle necessarie infrastrutture a Cantrida sia nel bilancio comunale 2016, sia nelle proiezioni di bilancio 2017».

Al Rijeka, inteso come club, hanno ribadito che dopo la stesura di tutta quanta la documentazione progettuale e l’ottenimento dei permessi, ci vorranno 24 mesi per la realizzazione del progetto. Il nuovo stadio, progettato dall’architetto italiano Gino Zavanella (quello dello Juventus stadium), avrà una capienza di 14 mila posti, tutti al coperto, dovrebbe costare sui 25 milioni di euro.

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