Fiume, rimossa dal Grattacielo la stella rossa delle polemiche

L’opera dell’artista Cvijanović rendeva omaggio al simbolo dei partigiani di Tito ed era stata inserita nel programma della città Capitale europea della cultura

FIUME Di soppiatto, come quando era stata installata sul tetto del grattacielo di Fiume, la stella rossa a cinque punte, opera dell’artista locale Nemanja Cvijanovic, è stata rimossa in tutta segretezza dopo avere diviso per due settimane l’opinione pubblica (e non solo essa) del capoluogo quarnerin.

L’avere posizionato il simbolo dei partigiani jugoslavi di Tito – nell’ambito del programma Fiume capitale europea della Cultura 2020 – ha dato luogo a diverse manifestazioni di protesta, a polemiche, conferenze stampa. Non è mancato nemmeno un episodio di cronaca nera, con l’edificio del policlinico del vice sindaco fiumano, Nikola Ivaniš (Alleanza litoraneo – montana, schieramento regionalista) preso di mira dagli ultras dell’Armada, la frangia estremista del tifo del Rijeka calcio.

La stella, composta da 2 mila e 800 frammenti di vetro colore rosso, rappresentanti il presunto numero di combattenti antifascisti caduti verso la fine della seconda guerra mondiale nella battaglia per liberare Fiume dalle forze naziste, era stata posta sulla sommità del popolare grattacielo lo scorso 20 settembre quale performance di Nemanja Cvijanovic, laureatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Fin dall’inizio, la presenza di uno dei simboli della lotta partigiana e successivamente (negli anni’ 90 del secolo scorso) dell’aggressione jugocomunista e serba alla Croazia, è stata avversata, con la prima marcia di protesta promossa da Armada, reduci e associazioni dei familiari dei caduti nella Guerra patria, il conflitto che più di un quarto di secolo fa oppose croati e serbi. C’è stata poi la manifestazione di dissenso organizzata da una decina di appartenenti all’estrema destra croata, che hanno bruciato una stella rossa di cartone, tentando di entrare nel grattacielo per distruggere l’opera di Cvijanovic, impediti da un robusto spiegamento di forze dell’ordine. A settembre, inoltre, ignoti hanno mandato in frantumi un vetro del policlinico del gastroenterologo e vice sindaco, Nikola Ivaniš, imbrattando una delle facciate con una scritta offensiva contro il regionalista, che un paio di giorni prima aveva dichiarato«le camicie nere croate non ci impediranno di portare avanti il nostro programma legato a Fiume capitale europea della Cultura».

In mezzo, tante prese di posizione, polemiche, interventi pubblici a favore e contro la stella rossa, la cui presenze ha spaccato in due l’opinione pubblica a Fiume e nel Quarnero, con critiche molto feroci arrivate da diverse parti della Croazia. Anche durante la rimozione c’è stato un piccolo incidente, con il fotoreporter del quotidiano fiumano Novi List, Marko Gracin, aggredito verbalmente da Cvijanovic e dai suoi collaboratori, che gli hanno urlato di non avere il diritto a fotografare il momento in cui la stella viene tolta dal tetto del grattacielo. Ci sono stati attimi di tensione, ma la situazione non è degenerata. —




 

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