Fiume, i Palumbo lasciano il Comitato del “Viktor Lenac”

FIUME. Antonino Palumbo e Raffaele Palumbo, dell’omonimo gruppo navalmeccanico napoletano, hanno rassegnato le dimissioni dai rispettivi incarichi di presidente e vice presidente del Comitato di controllo del cantiere di riparazioni navali Viktor Lenac di Liburnia (Martinšcica), con una decisione che è stata ufficializzata nella recente seduta del Comitato stesso. Il gruppo nel settembre dello scorso anno aveva rilevato la quota di maggioranza del Viktor Lenac (oltre l'80 per cento del pacchetto azionario), dopo esservi entrato qualche mese prima con una quota del 14%; e Antonino Palumbo e il figlio Raffaele al contempo erano entrati nel Comitato di controllo del cantiere situato poco a est di Fiume. È stato reso noto che nella seduta straordinaria dell'Assemblea generale del Lenac, fissata per il 15 gennaio, saranno nominati i due sostituti dei Palumbo, proposti dopo l'ufficializzazione delle dimissioni: si tratta del maltese Vittorio Carratu (sono due i cantieri che Palumbo detiene a Malta) e dell'italiano Antonio Gennarelli.

Dal gruppo campano non è filtrata alcuna spiegazione sulle ragioni del disimpegno, che alcuni tra i media croati ipotizzano essere in relazione con le condanne in primo grado emesse dal Tribunale di Messina a inizio anno nei confronti - fra gli altri - di Antonio e Raffaele Palumbo al termine di un processo che ruotava attorno allo smaltimento illecito dei rifiuti dei cantieri navali Palumbo di Messina. Una sentenza contro la quale gli avvocati degli imprenditori hanno proposto appello, dichiarandosi più volte fiduciosi nel rovesciamento del verdetto. Intanto, è da vedere se il gruppo abbia ora l’intenzione di cedere quote del Lenac. —

A.M.

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