Fissati i compensi per i componenti dei seggi

Ai presidenti 150 euro, a segretario e scrutatori 120. Importi ridotti di 20 euro per il ballottaggio
Agostini Treviso elezioni treviso manildo al voto e varie seggi
Agostini Treviso elezioni treviso manildo al voto e varie seggi

Dai 150 euro per i presidenti di seggio ai 50 euro per i componenti dell’Adunanza dei presidenti di sezione nei Comuni fino a 15mila abitanti (il caso di Muggia). Le elezioni amministrative costano. A partire dai compensi per presidenti, segretari e scrutatori (tre) delle sezioni elettorali.

La giunta regionale, in base allo statuto di autonomia, ha deliberato i compensi spettanti ai componenti degli uffici elettorali di sezione e dell’Adunanza dei presidenti di sezione che si riunisce il martedì successivo al voto, per la verifica dei risultati (nei Comuni con più di cinque sezioni elettorali l’Adunanza è composta dai presidenti delle prime cinque).

In vista delle amministrative in programma domenica 5 giugno (a differenza del 2011, quando si votò il 15 e 16 maggio, si vota un solo giorno), la Regione ha anche stabilito, per i presidenti, il compenso di 130 euro(ridotto di 20 euro rispetto al primo turno, “in considerazione del minor impegno”) nel caso si vada al ballottaggio, evenienza che potrebbe riguardare Trieste, Pordenone, Cordenons e San Vito al Tagliamento, domenica 19 giugno.

Ai presidenti delle sezioni, per il primo turno di votazione spetta un compenso forfettario di 150 euro (130 in caso di ballottaggio). Ai segretari di seggio e agli scrutatori, per il primo turno, spetta invece un compenso forfettario di 120 euro (100 in caso di ballottaggio).

Ci sono poi i seggi speciali, costituiti da un presidente e due scrutatori, per il voto degli elettori degenti in ospedali e altri luoghi di cura con almeno 100 e fino a 199 posti letto. In questo caso il compenso è di 90 euro per il presidente e di 61 per gli scrutatori. La Regione ha infine stabilito i compensi per i presidenti che fanno parte dell’Adunanza dei presidenti di sezione, ai quali va un importo forfettario di 70 euro nei Comuni sopra i 15mila abitanti, e di 50 euro in quelli sotto i 15mila abitanti.

A scegliere gli scrutatori sarà la Commissione elettorale comunale, che si riunisce venti giorni prima del voto (l’11 maggio), come è già successo per il referendum del 17 aprile. A Trieste verranno nominati 757 scrutatori (tre per ogni sezione) scelti fra gli 8.882 iscritti all’Albo. Fanno parte della commissione i consiglieri comunali Paolo Bassi (Gruppo misto), Marco Toncelli (capogruppo del Pd) e Everest Bertoli (capogruppo di Forza Italia). La commissione è presieduta dal vicesindaco Fabiana Martini.

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