«Fisco, ecco la vera rivoluzione»

Parla Rossella Orlandi, capo dell'Agenzia delle entrate: «L'obiettivo è prevenire l'evasione per dare subito più risorse al Paese. In  Friuli Venezia Giulia misure che servono da modello»
Uno sportello dell'Agenzia delle entrate
Uno sportello dell'Agenzia delle entrate

Sull'Agenzia delle Entrate spira un vento toscano. Il nuovo direttore generale, l'empolese Rossella Orlandi, era ospite ieri del convegno sulla fiscalità di vantaggio organizzato dal ramo Fvg dell'Agenzia e dalla Regione. La sua linea impone un "cambio di verso" all'ente: auspica l'adozione rapida di nuove misure contro l'evasione fiscale e giudica positivamente la politica fiscale del Friuli Venezia Giulia.

Orlandi, come combattere l'evasione fiscale?
Ci stiamo impegnando fortemente, anche i risultati del 2014 sono positivi. Ma in realtà credo che non basti niente di quello che è tradizionalmente visto come lotta all'evasione. Occorre un profondo cambiamento di metodi e anche nelle prospettive. Ci sono alcuni strumenti legislativi che cominciano ad arrivare e in parte sono arrivati. Il nostro impegno è massimo.

Ad esempio?
Intendiamo diminuire il "tax gap", la perdita di gettito. Il che significa non soltanto recuperare l'evasione pregressa, cosa che pure stiamo facendo, ma prevenire il più possibile l'evasione rendendo più facile l'adempimento. Questo è un modo per dare subito più risorse al Paese.

L'accordo fiscale con la Svizzera?
È stato un grande risultato. Credo che si sia finalmente riusciti ad abbattere il vero muro, che è quello del segreto bancario. Per l'Italia si tratta di una svolta fondamentale.

Il 730 precompilato?
È una rivoluzione. Non tanto per il fatto che ora i cittadini dispongono di questo strumento online: al di là delle polemiche non si poteva pensare che arrivasse una busta con i numeri a casa, e d'altra parte l'Agenzia fa dichiarazioni online dal 1990.

E allora qual è?
La vera rivoluzione, che secondo me nessuno ha colto, è che per la prima volta chi accetta il precompilato, anche se lo porta dal suo sostituto o a un Caf per il visto, non avrà più controlli su quel modulo: avrà quindi la libertà dal controllo successivo, dalla conservazione delle ricevute eccetera. Questo è il vero cambiamento.

Cosa pensa delle misure adottate dal Friuli Venezia Giulia?
Penso che siano misure opportune soprattutto per una Regione che sta al centro dell'Ue. Il Fvg è vicinissimo a Paesi che sono in grado di fare una concorrenza che, pur ammessa dalla normativa europea e dal quadro economico, potrebbe essere dannosa. Sono misure attrattive, opportune per lo sviluppo, il che è proprio ciò che serve ora. Creare nuove opportunità di lavoro dovrebbe essere l'obiettivo di tutto il Paese.

Cosa si può fare in ambito fiscale in questo senso?
Penso che le questioni siano due. La prima è la necessità di una normativa e di una fiscalità molto semplice e soprattutto certa. Una normativa che abbia un quadro regolatorio coerente e sviluppato su un periodo di tempo ampio abbastanza da permettere gli investimenti.

La seconda?
Avere un'amministrazione moderna, capace di cogliere le esigenze del Paese, di restare al passo con i sui servizi. Un'Agenzia che non cerchi l'errore ma vada a scoprire l'evasione autentica, che è un fattore di concorrenza sleale. Una vera e propria frode verso la comunità che spinge le aziende sane fuori dal mercato.

Cos'altro fa l'Agenzia?
Molto. Pochi sanno che siamo noi ad aver permesso e a gestire la fatturazione elettronica nella pubblica amministrazione.
 

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