Fisco, a Trieste nel 2013 dichiarati redditi per 3,4 miliardi di euro

L'imponibile medio supera i 22mila euro, ma quello degli uomini supera del 50 per cento quello delle donne (26.500 contro 17mila euro). Cifre più elevate per i resìdenti nei rioni di Barcola, Scorcola, Città Vecchia, Padriciano e Opicina

TRIESTE Nel 2013 a Trieste sono stati dichiarati redditi imponibili ai fini Irpef per circa 3,4 miliardi di euro, il 51,1% da lavoro dipendente e il 36,3% da pensione, e sono state pagate imposte nette per circa 710 milioni, per un reddito imponibile medio di 22.036 euro. Il dato è stato diffuso oggi dall'ufficio statistica del Comune, che ha elaborato per il terzo anno uno studio sui redditi cittadini, in base alla Convenzione stipulata con l'Agenzia delle Entrate.

L'83,3% dei contribuenti paga un'imposta, l'87,2% di coloro che hanno presentato un modello di dichiarazione non supera i 35mila euro di reddito imponibile dichiarato, mentre il 37,7% non supera i 15mila euro. Il numero di contribuenti donna è superiore ai maschi (78.400 contro 75.399) ma il numero di dichiaranti è calato complessivamente.

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Il reddito medio dichiarato dai maschi (26.516 euro) supera del 50% quello femminile (17.727 euro), come negli anni 2011 e 2012, ma in quasi tutte le fasce d'età è calata la differenza percentuale tra i valori medi dei due generi, in particolare nelle classi 55-59 anni e 60-64 anni. Gran parte dei redditi è ancora una volta dichiarata da anziani (41,9% del totale oltre 60 anni con il 41,4% dell'ammontare complessivo; nel 2011 era il 40,1% e nel 2012 il 42,3%). Il 6,3% dei contribuenti maschi è straniero, il 5,1% delle contribuenti è straniera.

Il numero dei contribuenti è pari al 71,6% dei residenti; i redditi medi più elevati si registrano nei rioni di Barcola, Scorcola, Città Vecchia e Cologna Nord, Padriciano e Opicina. I valori più bassi si rilevano nelle zone periferiche di Chiarbola Superiore, Borgo San Sergio, San Giacomo, Valmaura e Servola.

Per quanto riguarda i nuclei familiari, il reddito medio equivalente pro capite più alto si osserva per le famiglie di due o tre componenti, a seguire quelle unipersonali. Le tipologie familiari che stanno meglio (redditi medi equivalenti pro capite più elevati) sono quelle delle coppie senza figli e dei padri soli con un figlio. Le condizioni meno favorevoli spettano alle donne sole con uno o due figli.

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