Firme a raffica contro via Mazzini pedonale
Quasi 2.500 firme raccolte in poco più di una settimana contro la pedonalizzazione di via Mazzini. Un'impresa da Guinness dei primati. A realizzarla Marcelo Medau, cittadino di origini brasiliane, nato a San Paolo ma residente a Trieste da oltre trent’anni.
Una petizione nata quasi per caso, dopo aver ascoltato le lamentele di cittadini e commercianti della zona. «Le cose o si fanno bene o non si fanno proprio - afferma Medau, davanti al banchetto allestito nella centralissima piazza Goldoni -. Si tratta di un provvedimento azzardato che è stato preso senza tenere conto delle esigenze dei cittadini, soprattutto anziani, e dei commercianti che gravitano nell'area di piazza Goldoni e nelle vie limitrofe, che adesso si ritrovano di fatto tagliati fuori. È stata una scelta errata, dalla quale adesso è giusto tornare indietro».
Medau parte dal concetto che, o il piano del traffico viene attuato nel suo complesso, oppure, a quel punto, non ha nessun senso chiudere solo via Mazzini, che va dunque riaperta alla viabilità. «È chiaro che si tratta di una provocazione - rileva Medau -. Il piano del traffico, per il quale peraltro sono stati spesi migliaia di euro, prevede tutta una serie di limitazioni e chiusure, mentre quello riguardante via Mazzini è solo uno degli ultimi provvedimenti inseriti. Dunque si tratta di un’iniziativa inutile e che manca di rispetto a tutta la cittadinanza. Mi chiedo su quali parametri l'amministrazione può decidere se una sperimentazione è giudicata positiva e dunque può diventare a tutti gli effetti definitiva».
La petizione doveva concludersi questa settimana, ma, in virtù di ulteriori segnalazioni, proseguirà in alcuni rioni, come Borgo San Sergio e San Giacomo: l'obiettivo è raggiungere quota 4000 firme, da consegnare poi all'amministrazione comunale.
Sono in tanti a firmare, soprattutto anziani, ma non solo. «È un disastro - afferma Loredana, che abita a San Giovanni e ha difficoltà di deambulazione -. Adesso sono costretta a camminare molto di più, e per me non è una cosa facile. Non ho capito il senso di questo provvedimento». Così Margherita, residente a Roiano, accompagnata dalla figlia Raffaella: «Un grosso disagio: in questo modo ci obbligano a fare la strada che vogliono loro, senza rispettare le nostre esigenze».
Sulla questione interviene anche il consigliere comunale Maurizio Ferrara (Lista civica indipendente), che non risparmia una stoccata all'ex primo cittadino Roberto Dipiazza, che aveva bocciato la pedonalizzazione di via Mazzini. «Criticare un piano del traffico è normal» - attacca Ferrara -. Non è normale che lo faccia un ex sindaco che ha avuto a disposizione dieci anni di mandato per approvarlo. Quando nel 2006 decisi di portare il provvedimento in Consiglio fu proprio Dipiazza ad opporsi. È giusto fare opposizione e prepararsi alla campagna elettorale, ma è più dignitoso farlo con argomenti nuovi e diversi».
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