Firmato l'accordo operativo per il Porto Vecchio di Trieste

TRIESTE Parte la riqualificazione del Porto Vecchio di Trieste, un’area di quasi mezzo milione di metri quadrati che potrebbero cambiare il volto della città, fruendo da «animatore» sociale, culturale ma soprattutto economico del capoluogo regionale e di gran parte del Friuli Venezia Giulia. Ne sono convinti il presidente della Regione Debora Serracchiani, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico, Zeno D’Agostino, che hanno siglato oggi l’accordo operativo per l’attuazione dell’intervento sulla parte più vecchia dello scalo, che nei prossimi giorni sarà sottoscritto anche dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
Dal Mibact arrivano a Trieste i primi 50 milioni di euro che, grazie al protocollo firmato oggi, potranno iniziare ad essere canalizzati nei progetti che dovranno giungere alla Regione entro il 2019. Progetti che poi dovranno essere ultimati entro fine 2023, per la nuova viabilità dell’area portuale, andando così a costituire di fatto il secondo accesso fronte-mare della città, le opere di infrastrutturazione, il nuovo Museo del Mare, la sede dell'Icgeb - Centro internazionale di Ingegneria genetica e Biotecnologia (ora insediato sul Carso triestino), il restauro dell’enorme gru galleggiante dell’Ursus, un raro esempio di archeologia industriale costruito a Trieste nel 1914.
"Apriamo il Porto Vecchio": con queste parole la presidente Serracchiani ha annunciato la firma dell'accordo, aggiungendo che, come prossimo passo, intende "sottoporre al Comune e all'Autorità portuale la proposta di costituire una società di scopo, che coinvolga anche le più importanti realtà economiche del territorio, al fine di attrarre investimenti internazionali, idee e competenze per il recupero e il rilancio dell'intera area di Porto vecchio" .
"Ce l'abbiamo fatta anche questa volta. E' un bel momento, molto importante per il presente e il futuro della città. Trieste ha il vento in poppa e tutti insieme, di comune accordo, dobbiamo proseguire ed operare in questo senso” ha commentato a caldo del sindaco Dipiazza. “Già questo pomeriggio -ha aggiunto - ci incontreremo con il soprintendente del Fvg Azzolini per affrontare il nodo della viabilità all'interno del Porto Vecchio, a partire dalla rotonda a 500 metri dal ponte di ferro di Barcola, che consentirà di entrare e di uscire, senza dimenticare anche il parcheggio per le società nautiche. Credo che in un anno e mezzo riusciremo a realizzare questo e ciò ci farà ben capire il valore e sentire il possesso di quest'area”.
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