Firmato da Conte e Fedriga a Miramare accordo su accessibilità

TRIESTE "Mi piace molto questa veste che oggi ho di certificatore, notaio, apparentemente passiva, ma vi assicuro che la mia presenza sarà di stimolo e di attenzione". Lo ha detto oggi al Castello di Miramare il premier Giuseppe Conte, di passaggio nel capoluogo giuliano, prima di raggiungere il summit nazionale delle Acli che si tiene quest'anno alla Stazione Marittima.
Nella magione di Massimiliano e Carlotta a Conte è stato presentato il progetto di miglioramento dell’accessibilità ai luoghi di cultura, che ha firmato con il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga, la direttrice del Castello Andreina Contessa e il viceministro alla Famiglia e alla Disabilità Vincenzo Zoccano: «Il parco del Castello di Miramare sarà laboratorio di applicazione di programmi pilota e interventi innovativi – fa sapere una nota diramata dall’ente – per migliorarne la fruizione da parte di persone con disabilità, sia nei percorsi all’interno degli edifici museali, sia negli spazi esterni del parco. Il modello sarà presentato al Tavolo verde, cui parteciperanno sei tra i più importanti parchi e musei autonomi d’Italia, e che si terrà proprio a Miramare a metà ottobre».
Fedriga ha così commentato l'iniziativa: «Sono orgoglioso che il Friuli Venezia Giulia con un sito di valenza nazionale come Miramare possa diventare capofila di un progetto di civiltà: perchè accessibilità per tutti vuol dire rendere la nostra società più civile».
"Sono molto orgoglioso di aver ricevuto questo invito - ha ribadito Conte, sottolineando come l’intesa richiami nelle premesse l’Art.26 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. -. Questo mio passaggio è molto significativo perché fin dall'inizio, dai primi giorni, ci siamo trovati con il viceministro Zoccano e abbiamo convenuto che dobbiamo dare un segnale importante a tutto il mondo della disabilità. Questa manifestazione d'intenti oggi è il simbolo concreto di questa attenzione".
L’area di Miramare è stata blindata in occasione del suo arrivo, previsto per le 13.45: per motivi di sicurezza, il piazzale e il Castello sono stati resi inaccessibili al pubblico dalle 13 alle 15. La misura è stata decisa a seguito del sopralluogo degli organi preposti alla sicurezza e al cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei ministri, effettuato nel pomeriggio di ieri.
A Miramare Conte è stato accolto anche dal prefetto Annapaola Porzio e dal vicesindaco Paolo Polidori. Il sindaco Roberto Dipiazza è invece impossibilitato a presenziare durante l’arco dell’intera giornata.
Dopo i saluti istituzionali, il capo dell’esecutivo è stato accompagnato dalla direttrice di Miramare Andreina Contessa nelle principali sale del Castello e infine nella sala da pranzo al primo piano, detta “dei gabbiani”, dove si terranno gli incontri tra le autorità.
Alle 14.30 Conte ha lasciato il Castello per raggiungere in automobile la Stazione marittima: l’itinerario coinvolto è dunque quello che interessa viale Miramare e il primo tratto delle Rive.
Davanti alla Marittima ad aspettare il capo del governo gialloverde c'è un presidio di protesta, organizzato dal Comitato Trieste antirazzista e per la giustizia sociale.
Alle 14.45 Conte ha tenuto quindi un discorso al 51esimo Incontro di studi, il summit nazionale organizzato dalle Acli, quest’anno per la prima volta a Trieste. L’intervento, secondo le previsioni, dovrebbe terminare alle 15.30: Conte lascerà dunque il luogo del convegno per ripartire alla volta di Genova, dove è atteso per una messa in ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi.
In questa occasione si è anche soffermato su altri temi, oltre quello dell'accessibilità. Tra cui quello dei finanziamenti alle periferie, da poco "congelati" con un emendamento al decreto Milleproroghe. «Non facciamo polemiche fini a se stesse se vogliamo lavorare veramente per le periferie». Ha detto durante il suo intervento al 51simo Incontro nazionale di Studi delle Acli. «Cercheremo di valutare attraverso un monitoraggio attento in che stato erano i progetti - ha spiegato il premier - non tutti erano in fase avanzata, alcuni non erano neppure partiti. Da presidente del Consiglio dello Stato italiano - ha concluso Conte - per me i sindaci sono tutti uguali, che siano gialli, verdi o blu».
Un’ora più tardi, alle 16.30, sempre alla Stazione marittima saranno presenti i parlamentari Roberto Speranza (Leu), Mariastella Gelmini e Graziano Delrio, capigruppo alla Camera rispettivamente di Forza Italia e Pd. Infine il premier ha incontrato i vertici dell'istituto per ciechi Rittmeyer. —
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