Fipe Trieste, Vesnaver batte lo sfidante e incassa il bis
TRIESTE Bruno Vesnaver si conferma presidente provinciale della Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi. Il risultato è arrivato ieri sera poco prima delle 21, al termine dello scrutinio delle schede di una votazione mai così partecipata e al culmine di una maratona da sei ore ospitata nella sala Cassetti in via Fabio Severo 14/b. Altissima la partecipazione alla tornata che ha sancito la composizione del nuovo direttivo per il quadriennio 2016-2019: basti pensare al solo riscontro dei due candidati presidente - Vesnaver vittorioso con 109 preferenze e lo sconfitto Alexandros Delithanassis con 91 -, in raffronto con quello del 2011 quando lo stesso numero uno ora rieletto vinse con 55 voti contro i 20 del rivale propostosi in extremis Francesco Deruvo. Vesnaver (da Giovanni, Antica Ghiacceretta, Kapuziner Keller ed Expo Mittelschool) vede la propria affermazione sancita anche dall’ingresso di sette effettivi della sua lista nel direttivo, contro i tre del gestore del Caffè San Marco.
Ma l’esito delle urne lascia in eredità anche un codazzo polemico, con Delithanassis che, preso atto della lettura dei risultati, ha lasciato la sala facendo ironicamente i complimenti e stringendo la mano a Cheng Tsu Jung, esercente cinese nella squadra a sostegno di Vesnaver, peraltro entrato nel board Fipe come quarto più votato. Il candidato presidente sconfitto si è congedato con un «grazie Mirko», il soprannome - quest’ultimo - con cui è conosciuto nel settore proprio Cheng. Un modo non certo velato, quello di Delithanassis, per evidenziare come a suo avviso gli iscritti cinesi presentatisi abbiano pesato in maniera determinante sul voto. Nel contesto, vanno ricordate inoltre le voci circolate nei giorni scorsi di un’improvvisa impennata del numero di iscritti appunto orientali alla Fipe provinciale. Il recente incremento generale degli associati è stato in effetti confermato dal segretario provinciale Fabrizio Ziberna, che ha aggiunto come un analogo trend si fosse verificato pure quattro anni or sono prima delle precedenti elezioni.
La polemica è scoppiata dunque all’ultimo istante, quando invece durante la presentazione della candidature tutto era filato lisciato con una diffusa sportività e richiami alla coesione e collaborazione. Sebbene con i distinguo dei programmi fra Vesnaver e Delithanassis e tra chi ha preso la parola dei rispettivi sostenitori. Un solo intervento, fuori dagli schieramenti, è stato più pepato, quello dell’ex timoniere della Fipe - per due mandati sino al 2007 - Francesco Deruvo: «Sono da cinquant’anni nell’associazione e ne ho viste di tutti i colori. Nelle ultime due settimane - ha sottolineato - si è verificato un incremento degli iscritti: era successo anche nel 2011, quando erano arrivati, avevano votato e poi per la maggior parte non si sono più fatti vedere. Quest’anno le cose mi sembrano uguali: si vanno a raccattare voti in giro e ciò è scandaloso».
Prima del via alla compilazione delle schede, Vesnaver ha ricordato dal canto suo, proponendosi per il mandato bis, il lavoro svolto in quattro anni nei rapporti con «Comune e Acegas», sul «regolamento della movida con la questione della musica e quella dei bicchieri di vetro ancora aperte», sulla differenziata in merito alla quale «abbiamo combattuto per la prevenzione» così da evitare multe, rilevando infine di voler condividere con tutti gli iscritti «le decisioni che si prenderanno in Fipe». Assieme al presidente che resta in sella sono stati eletti Stefano Lonza (Genuino), Silvano Lamacchia (Tre Merli), Emilio Cuk (Montecarlo), Cheng Tsu Jung (Cina Cina), Manuel Bossi (Bar Rex), Gianluca Comisso (Burger King) e Marco Segina (White Café).
Tre i nomi in direttivo provenienti dal versante Delithanassis: Paolo Polla (Buffet da Pepi), l’ex presidente dal 2007 al 2011 Beniamino Nobile (Bar Bianchi) e Federica Suban (Antica trattoria Suban). L’editore ed esercente che ha preso in mano il Caffè San Marco nel giugno 2013, annunciando il suo programma all’assemblea, aveva posto l’accento sull’«accelerazione del turismo», di cui gli esercizi pubblici sono «una componente fondamentale», e sulla valorizzazione promozionale del «buffet tipico triestino», unitamente alla necessità di far leva sulla pubblicità anche all’estero dell’offerta triestina nel campo della ristorazione, delle strutture alberghiere e dell’enogastronomia. Il voto, alla fine, ha premiato Vesnaver che celebra il successo come «la vittoria della continuità» e promette di voler andare subito in pressing sulla politica per tutelare il lavoro della categoria.
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