Finti contratti per permessi di soggiorno, tre aziende sotto tiro
Presentavano falsi contratti di assunzione, cud e buste paga per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno. Sono 101, tra stranieri e datori di lavoro, spesso piccoli imprenditori, le persone indagate da inizio anno a oggi in diverse inchieste condotte dalla Squadra Mobile di Udine per violazioni in materia del testo unico sull'immigrazione e falso. Tra gli indagati ci sono persone delle nazionalità più varie, principalmente kosovari (25), ma anche ghanesi (10), senegalesi (9), marocchini e macedoni (8), albanesi (7) e poi ancora tunisini, egiziani e liberiani. Sei le ditte coinvolte, tre di Monfalcone, le altre di Udine, Pordenone e Venezia.
In un caso i poliziotti della Squadra Mobile hanno accertato che un'azienda, seppure inattiva da tempo e senza cantieri aperti, aveva assunto una ventina di persone nel giro di due o tre anni. La maggior parte dei casi sono avvenuti nel settore dell'edilizia, ma sono stati riscontrati anche casi di finti contratti di colf e badanti. Gli stranieri erano disposti a pagare dai 500 ai 3.000 euro per i finti contratti pur di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno o pur di dimostrare il reddito necessario al ricongiungimento familiare. Nelle indagini sono emersi anche casi di matrimoni fittizi tra donne italiane e stranieri extracomunitari.
Riproduzione riservata © Il Piccolo