Finte vaccinazioni in Veneto e Fvg, licenziata l'assistente sanitaria

Il provvedimento emesso dall'Uls trevigiana per "giusta causa" nei confronti di Emanuela Petrillo, che dal 2009 al 2015 lavorò a Codroipo
Borin Montebelluna conferenza stampa avv. Salandin con Emanuela Petrillo
Borin Montebelluna conferenza stampa avv. Salandin con Emanuela Petrillo

TREVISO È stata licenziata oggi lunedì 13 novembre dall'Usl 2 Emanuela Petrillo, l'assistente sanitaria trevigiana accusata di aver finto di vaccinare i bambini, dapprima nel distretto sanitario di Codroipo (Udine) dove aveva lavorato tra il 2009 e il 2015, e in seguito all'Usl trevigiana dove si era trasferita. Lo ha reso noto l'avvocato Paolo Salandin, legale della donna che è indagata dalla Procura della Repubblica di Udine per l'ipotesi di reato di peculato, omissione d'atti d'ufficio e falsità in dichiarazioni.

La vicenda era venuta alla luce lo scorso aprile a Treviso, sollevata a seguito dei dubbi dei colleghi della donna, insospettiti perchè nessuno dei pazienti piangeva in occasione dei vaccini. E si era poi esteso poco tempo dopo in Friuli Venezia Giulia dove aveva lavorato precedente.


«In base all'art. 2119 del Codice Civile, l'abbiamo licenziata per giusta causa in quanto non ha adempiuto agli obblighi contrattuali». Queste le parole del il direttore generale dell'Usl 2, Benazzi, in merito al licenziamento dell'assistente sanitaria. Benazzi ha aggiunto di «aver avuto i dati dall'azienda sanitaria Alto Friuli dove, sostanzialmente, nelle volte in cui l'assistente ha operato da sola le persone vaccinate rispondevano solo per il 20,8%, mentre quando hanno operato le altre assistenti sanitarie la risposta era del 92,5%.

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