Fine agosto rovente: il colpo di coda di una delle estati più calde di sempre
TRIESTE È stata un’estate che da queste parti, in fatto di caldo, si è spinta verso i livelli record del 2003. E il mare, in particolare, ha “viaggiato” su medie superiori di oltre quattro gradi rispetto alla norma, con tanto di record assoluto proprio a fine agosto. Quella che presumibilmente andrà in archivio questa sera, con l’atteso arrivo della bora e dei temporali, che porteranno a un calo “strutturale” delle temperature, è stata una delle estati con i valori più alti di sempre. Il quadro emerge dall’analisi del sito “Pazzi per il meteo goriziano”, nato dall’impegno di Daniel Tescari che, grazie al supporto di Carlo Bregant e Luca Pecchiari, analizza e studia dati e numeri per poi fare previsioni e presentare i cambiamenti climatici in corso che stanno condizionando le nostre vite.
«A livello regionale – spiega Tescari – l’estate è stata caldissima, la seconda più calda da quando si hanno i dati dell’Osmer e di altri enti che hanno archivi secolari. Giugno e luglio sono rimasti sui valori del 2003, l’anno dei record, con valori addirittura superiori in montagna. Complessivamente possiamo parlare di quattro, cinque gradi in più rispetto alla media del periodo. Ad agosto il livello è rimasto alto, con temperature paragonabili a quelle del 2018 e del 2012, tra le più calde della serie, dunque, ma ben distaccate dai record del 2003». Per quanto concerne Trieste le temperature sono state meno calde rispetto al resto del Fvg anche se quella del 2019 sarà ricordata comunque come la quarta estate più calda in assoluto, pari al 2015 e al 2017.
«Il mese più anomalo è stato giugno – aggiunge Tescari – con 2,1 gradi in più rispetto alla media 1994-2018. È stato il secondo più caldo, dopo il giugno del 2003, con un’ondata molto forte nella terza decade del mese. I valori sono poi tornati nella media grazie a una seconda decade di luglio più fresca. Ad agosto si è rifatto vivo il caldo, con valori da record il giorno 31, quando la media giornaliera è stata di 28,9 gradi, la più alta mai registrata nella terza decade di agosto. Complessivamente a Trieste ha fatto più caldo rispetto al resto della regione e alla media del periodo di tre gradi. A Gorizia invece la media è stata più alta di due gradi». Quanto alla pioggia, a giugno in tutta la regione si è registrato un quarto dell’acqua che cade solitamente. A Gorizia ad esempio dovrebbero piovere 140 millimetri, in questo 2019 ne sono caduti appena 20. A luglio i valori sono tornati nella media salvo dimezzarsi ad agosto.
Ma sono soprattutto le statistiche del mare a fare notizia: la temperatura del nostro golfo è risultata altissima, quattro gradi sopra la media, arrivando al picco di 28,5 tra fine luglio e inizio agosto, senza comunque raggiungere i record del 2003, quando il termometro segnalò 30 gradi. Quello che non era tuttavia mai accaduto in passato è che a fine agosto il mare fosse ancora così caldo, con i 28,5 gradi registrati nei giorni scorsi, che rappresentano un record assoluto da quando esistono le misurazioni. «Quello che stiamo vivendo – così Tescari – fa parte del cambiamento climatico, una fase cui dovremo adeguarci. Sono cambiate le correnti, una volta arrivavano da Sudovest, ora arrivano discese fredde da Nord e da Est che fanno difficoltà a generare piogge. Questa situazione genera una maggior energia disponibile nel sistema atmosfera-mari che potrà favorire, e già favorisce, un incremento dei fenomeni meteo violenti a livello locale e a volte su scala più ampia, come accaduto a fine ottobre 2018 con la depressione Vaia. Il 25 settembre alle 20.45 nella Casa del Marinaretto a Palazzolo dello Stella parleremo proprio di come affrontare i cambiamenti climatici e cosa possiamo fare per cercare di ridurre l’impatto».—
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