Fincantieri tocca il record in Borsa
MILANO. Il clima di distensione con la Francia e una nuova commessa spingono il titolo Fincantieri, che nella seduta di ieri a Piazza Affari è arrivato a guadagnare il 4% toccando un nuovo massimo storico a 1,08 euro (la quotazione risale a luglio del 2014). Salvo poi fare i conti con qualche presa di beneficio, con la chiusura in rialzo del 2,01% a 1,064 euro.
La spinta maggiore è arrivata dall’esito positivo dell’incontro di lunedì a Roma tra il ministro francese delle Finanze Bruno Le Maire, l’omologo italiano Pier Carlo Padoan e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Nessuna nota ufficiale, ma l’esponente dell’esecutivo transalpino ha twittato: «Il nostro obiettivo comune: un accordo tra la Francia e l'Italia per il vertice del 27 settembre». Parole simili sono giunte da Padoan e Calenda.
Così, a due mesi dalla nazionalizzazione di Stx, mossa decisa dal presidente Emmanuel Macron dopo aver constatato la ferrea volontà di Fincantieri di non rinunciare alla maggioranza assoluta della società cantieristica (accordo raggiunto ai tempi della presidenza Hollande), l’orizzonte si va diradando. Sul tavolo c’è l’ipotesi di un accordo più ampio. L'idea è creare un gruppo unico a governance italiana in cui confluirebbero Fincantieri, Stx France e Naval Group e con due rami, civile e militare, e assetti modulati in base al peso delle industrie.
Gli analisti di Kepler hanno diffuso una nota in cui parlano di «incontro costruttivo, con lo scopo che ora diventa più ambizioso».
Un clima di fiducia condiviso dagli investitori, che hanno accolto positivamente la notizia che la controllata Vard ha firmato un contratto con la società armatrice australiana Coral Expeditions per la progettazione e la costruzione di una nuova nave da crociera di lusso di piccole dimensioni. Il valore del contratto non è stato comunicato, ma per il mercato, date le dimensioni in ballo - 94 metri di lunghezza per 17 di larghezza - si aggirerebbe sui 100 milioni di euro. Una cifra tutto sommato contenuta per un colosso come Fincantieri, ma che conferma il dinamismo del gruppo di Monfalcone.
Tornando alla vicenda Stx, la prossima data cerchiata in rosso è il 27 settembre, quando a Lione si svolgerà il bilaterale alla presenza di Macron e del premier italiano Paolo Gentiloni. Potrebbe essere quella l’occasione per trovare un’intesa di massima, mentre per la firma si dovranno sciogliere ancora diversi nodi. Ad esempio non è ancora chiaro l’equilibrio di poteri che si verrà a creare alla luce del progetto di integrazione e quanta autonomia avranno i vertici di Fincantieri nel dettare gli indirizzi gestionali relativi ai cantieri di Saint Nazaire.
Sulla vicenda si è espresso ieri l’ex premier Enrico Letta, che attualmente guida la scuola di Affari internazionali dell'Istituto di studi politici di Parigi. «Quello che è successo » lunedì, col ministro delle Finanze francese «che è venuto a Roma e ha fatto una controproposta, dimostra che Macron ha capito che era stato fatto un errore», ha sottolineato: «Ha scelto sostanzialmente di parlare alla pancia di quella zona della Francia, perché la nazionalizzazione è una scelta che non regge economicamente».
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