Fincantieri, ritardi a Sestri pagherà 6 milioni di penali
di Silvio Maranzana
TRIESTE
Sei milioni di euro, almeno, da pagare e un brutto colpo all’immagine. É un pessimo periodo per la marineria e per la cantieristica italiane. Fincantieri ha annunciato che non ce la farà a consegnare entro il termine previsto del 30 marzo la nave Riviera alla compagnia Oceania cruises che assieme alla società Regent seven seas cruises appartiene a Prestige cruise holdings in portafoglio al fondo di investimento Apollo managment. «Ritardo per colpa degli scioperi - afferma l’amministratore delegato Giuseppe Bono - e tante scuse all’armatore». La deadline è stata spostata al 20 aprile, ma le penali sono pesanti: 300 mila euro ogni 24 ore. Se non vi saranno ulteriori slittamenti, fanno comunque sei milioni.
Il 22 dicembre, nel cantiere di Sestri Ponente, la produzione della nave Oceania era stata bloccata dopo un’assemblea dei lavoratori seguita all’incontro svoltosi al Ministero del Lavoro in cui era stata confermata la cassa integrazione straodinaria per i lavoratori genovesi. «La riunione si è svolta in banchina sottobordo della nave e abbiamo deciso di bloccare la produzione - aveva spiegato Bruno Manganaro della Fiom-Cgil di Genova - la nave non uscirà da questo cantiere».
Il 24 aprile la Riviera sarebbe dovuta partire per la crociera inaugurale che ora però è stata rimandata al 16 maggio. La compagnia Oceania dovrà rimborsare interamente la crociera ai clienti che avevano prenotato per le date precedenti, mentre chi accetterà un cambio data riceverà anche un bonus credito dai 250 ai 1000 dollari a persona. «Siamo dispiaciuti per gli inconvenienti - ha comunicato Kunal Kamlani presidente di Oceania - stiamo lavorando a stretto contatto con il cantiere affinché Riviera sia completata e siano rispettati gli elevati standard di qualità e di servizio di Oceania». «Ci rincresce che gli scioperi abbiano causato questo ritardo - ha ribadito Bono - Tutta Fincantieri è impegnata a creare navi di qualità superiore e consegneremo a Oceania cruises una nave meravigliosa, senza ulteriori ritardi».
La Riviera è una nave di lusso per 1500 ospiti quindi dalle dimensioni non eccelse dati gli standard attuali, ma nemmeno la consegna al 20 aprile sarà impresa facile visto che mancano cospicui lavori di rifinitura quali arredi e tapezzerie. I lavoratori Fincantieri in assemblea si sono detti disponibili a lavorare in straordinario per accelerare la consegna della nave a fronte però di rassicurazioni su nuovi carichi di lavoro che ora però l’azienda non è in grado di dare. Oltre al costo delle penali va infatti messo in conto il danno d’immagine che la consegna ritardata (che in un certo senso è andata ad assommarsi alla tragedia della Costa Concordia) sta creando. La stagione degli scioperi seguita dalle incertezze sul piano industriale del gruppo ha già comportato anche la cancellazione di un ordine per una riparazione a Palermo. Il lavoro doveva essere eseguito proprio su un’unità della Costa che poi ha invece preso la strada di Marsiglia. Lo stesso gruppo che fa capoal fondo Apollo managment era intenzionato a procedere con Fincantieri per il rinnovo della flotta oltre che per la compagnia Oceania anche per la Regent. Sono partite trattative per un’unità del valore di oltre 300 milioni di euro che però rischiano di saltare, mentre Prestige cruise holdings ha già reso noto che non eserciterà presso Fincantieri l’opzione di costruzione di una terza unità di classe Oceania.
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