Fincantieri rinnova la Marina militare
TRIESTE. Parte il piano di ammodernamento della Marina militare italiana, che vede protagonista Fincantieri con la collaborazione di Finmeccanica. La prima fase del programma prevede la realizzazione di sette nuove unità: una nave di supporto logistico e sei pattugliatori. Il valore della commessa, il cui finanziamento è previsto dalla Legge di Stabilità, ammonta a 3,5 miliardi di euro: 2,3 miliardi riguarderanno i lavori affidati a Fincantieri (scafo-piattaforma), 1,2 miliardi andranno alle aziende Finmeccanica (Selex Es come prime contractor) per la costruzione dei sistemi d'arma e dei radar. Se per la nave-appoggio non è stato ancora deciso lo stabilimento destinato alla realizzazione (è in ballo anche Castellammare), i sei pattugliatori saranno invece fabbricati nel cantiere integrato di Muggiano-Riva Trigoso nel Levante ligure. Le navi ordinate saranno consegnate in un arco di tempo che va dal 2019 al 2025. L'operazione è stata coordinata dall'organismo europeo Occar, che segue gli accordi tra i produttori e l'export del militare.
Il programma complessivo prevede la realizzazione di altre cinque unità, con un'opzione per quattro pattugliatori e la commessa di una nave da trasporto e sbarco in via di definizione contrattuale: compresa l'assistenza tecnica e manutentiva, l'intero piano di rinnovo è finanziato per 5,4 miliardi, di cui 3 miliardi di competenza Fincantieri. L'amministratore delegato Giuseppe Bono ha sottolineato la portata industriale e la valenza geopolitica del programma. Mauro Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica, ha evidenziato gli aspetti di alta tecnologia legati al progetto.
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