Fincantieri pronta a correre in Brasile e in Romania
MILANO Si apre una fase calda per Fincantieri, impegnata nella ricerca di nuovi mandati internazionali e pronta a conoscere il ruolo che si troverà a svolgere nella ricostruzione del ponte crollato a Genova. Ma intanto la società guidata da Giuseppe Bono - è la notizia riportata dal Sole 24 Ore - è al lavoro insieme a Leonardo (come fornitore del sistema di combattimento integrato) sulla gara indetta dalla Marina rumena per la costruzione di quattro corvette e il riadattamento di due fregate. Il verdetto della gara, del valore di 1,6 miliardi di euro - e in corsa anche Group, ThyssenKrupp e Damen - è atteso per il 26 ottobre. L’azienda di Monfalcone ha già una presenza importante in Romania tramite la controllata Vard, che ha due cantieri per oltre 5 mila dipendenti.
Sempre con Leonardo, Fincantieri è impegnata nella gara indetta dalla Marina brasiliana per quattro corvette classe Tamandaré, in cui figura coi nomi sopra menzionati oltre che con Bae Systems e Thales: anche questa è una gara del valore di 1,6 miliardi. La definizione della shortlist è attesa per fine ottobre, con l’assegnazione prevista per fine anno.
Venerdì intanto è previsto un incontro a Genova fra Bono, l’ad di Atlantia Giovanni Castellucci, l’architetto Renzo Piano, il governatore della Liguria e commissario per l’emergenza Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci per discutere della ricostruzione del ponte sul torrente Polcevera, crollato lo scorso 14 agosto. Come ha dichiarato nei giorni scorsi il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, l’obiettivo del Governo è dar vita a «una società nella quale ci saranno anche Fincantieri e altri, probabilmente anche Cdp». L’incontro di venerdì dovrebbe essere decisivo per definire i dettagli dell’intervento: «La cosa più importante è ricostruire bene e in fretta», è l’indicazione di Rixi.
E la società della cantieristica è pronta a giocare un ruolo da protagonista. «Abbiamo tutte le competenze che servono con la nostra Fincantieri Infrastructure», ha già sottolineato in merito l’ad di Fincantieri, pur ricordando che in questa vicenda la società che per il 71,64% fa capo a Fintecna (gruppo Cassa Depositi e Prestiti) è spettatrice, nel senso che la scelta spetta ad altri. E aggiungendo che «al di là di questo, l’eventuale incarico promuoverebbe la società tra le protagoniste in un segmento di mercato finora poco presidiato dalla stessa», dunque «a medio termine l’impatto sarebbe comunque positivo». Ma, con tutti i nuvoloni che incombono sui mercati finanziari, per ora gli investitori ragionano prevalentemente sul breve termine.
Da segnalare intanto sul fronte delle azioni della società la promozione da parte di Mediobanca Securities da “neutral” a “outperform”, alzando il target price da 1,09 a 1,8 euro e annotando l’importanza del settore crocieristico quale fattore di crescita. Infine, dopo che giorni fa infine Fincantieri e China State Shipbuilding Corporation hanno firmato una lettera d'intenti per l'ampliamento della cooperazione industriale già in essere tra i due gruppi a tutti i segmenti delle costruzioni navali mercantili, indicazioni ulteriori - a partire dall’impatto economico di questo mandato - sono attese nelle prossime settimane. —
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