Fincantieri paga, evitato lo stop a “Diadema”
La famiglia di Vincenzo Castellano, l’operaio vittima di un infortunio sul lavoro nello stabilimento della Fincantieri di Marghera e deceduto qualche anno dopo, si appresta a recuperare per la scomparsa del proprio congiunto un risarcimento di 1.359.659 euro.
È questa la somma, aumentata del 20% come previsto dal Codice di procedura civile, che Fincantieri ha consegnato all’ufficiale giudiziario del Tribunale di Venezia, per evitare un nuovo pignoramento, questa volta della nave passeggeri “Diadema”, appena realizzata a Porto Marghera per conto di Costa Crociere.
Se, dunque, il pignoramento della “Regal Princess”, la passeggeri realizzata nei cantieri di Monfalcone, non andò a buon fine quando nel maggio scorso la nave, consegnata all’armatore “Princess Cruises”, lasciò il cantiere di Monfalcone, l’altro ieri è stato segnato un nuovo atto per l’annoso contenzioso.
La “Regal Princess”, battente bandiera delle Bermuda, la scorsa primavera era stata in effetti cancellata dal registro navale della Capitaneria di Monfalcone sconfinando in acque internazionali, come allora stabilì il Tribunale di Gorizia in relazione al risarcimento dei danni preteso dai familiari di Vincenzo Castellano, a titolo di invalidità prima e per il successivo decesso dell’uomo, concedendo il provvedimento cautelare e confermando quindi il “via libera” della nave già stabilito dal giudice Micol Sabino.
L’altro ieri i legali della famiglia Castellano sono passati all’ulteriore rivendicazione: si sono presentati, infatti, assieme all’ufficiale giudiziario nello stabilimento di Marghera richiedendo il pignoramento dell’unità navale “Diadema”. Fincantieri, a quel punto, ha versato la somma pretesa dai familiari, in sostituzione della nuova passeggeri.
L’importo di oltre 1,3 milioni è ora a disposizione dell’ufficiale giudiziario e i legali dei Castellano, gli avvocati Francesco Diroma e Gaio Tesser, del foro di Venezia, assieme all’avvocato Enzo Torrella, del foro di Bologna, procederanno a richiederne l’assegnazione al giudice dell’esecuzione del Tribunale di Venezia.
Si profila, dunque, la conclusione almeno di una prima fase di questa vertenza, trattandosi, come ha spiegato l’avvocato Francesco Diroma, di una somma a titolo provvisionale, stabilita dal Tribunale monocratico di Venezia, che ha condannato i dirigenti di Fincantieri e la stessa azienda come responsabili civili.
«All’appello - ha aggiunto l’avvocato - mancano le spese legali, in ordine al procedimento penale. Si tratta di un importo tra i 200 e i 250 mila euro, per il quale dovremo attendere l’esito del processo in Corte d’appello a Venezia. L’udienza è stata fissata il 16 febbraio 2015». Il legale ricorda, peraltro, come nell’ottobre scorso, il Collegio giudicante goriziano respinse il reclamo avanzato in merito alla concessione del provvedimento cautelare per “Regal Princess”, dichiarandolo inammissibile poichè l’unità navale era ormai passata definitivamente all’armatore Princess Cruises.
«Ora - conclude l’avvocato Francesco Diroma - abbiamo ottenuto un importante risultato con la richiesta di pignoramento di “Diadema” per il quale, a questo punto, ci attendiamo di poter recuperare il risarcimento richiesto».
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