Fincantieri, mega-ordine per Carnival da 2,5 miliardi

Quattro nuove navi a Monfalcone e Marghera. L’ad Bono: «Confermata la validità della nostra strategia»
I cantieri navali della Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) in un'immagine d'archivio. ANSA/ ROBERTA MARROLLO
I cantieri navali della Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) in un'immagine d'archivio. ANSA/ ROBERTA MARROLLO

TRIESTE. Fine anno con il botto per Fincantieri. Dopo l'accordo siglato nel marzo 2015, il colosso cantieristico guidato da Giuseppe Bono firma un memorandum di intesa con il partner storico Carnival Corporation per la costruzione di quattro nuove navi da crociera del valore complessivo di circa 2,5 miliardi di euro. I relativi contratti, soggetti a diverse condizioni tra cui il finanziamento al gruppo armatoriale, saranno operativi nel corso del 2016. Due unità saranno destinate al brand Costa Asia, una a P&O Cruises Australia e una a Princess Cruises. Le navi saranno tutte realizzate presso gli stabilimenti di Monfalcone e Marghera (Venezia), con consegne previste nel 2019 e 2020. Una volta entrate nelle flotte opereranno nei mercati crocieristici emergenti, Cina e Australia incluse. Ogni unità sarà progettata e sviluppata specificamente per il brand e per gli ospiti di riferimento. Le navi per Costa Asia e P&O Cruises avranno una stazza lorda di 135.500 tonnellate, con una capacità di 4.200 passeggeri. Con 143.700 tonnellate di stazza lorda e una capacità di 3.560 passeggeri la nave per Princess Cruises sarà invece la quarta unità della classe Royal Princess, dopo Royal, Regal e Majestic, attualmente in costruzione presso gli stabilimenti di Fincantieri e in consegna nel 2017. Il gruppo triestino cavalca così lo straordinario andamento del mercato delle crociere.

«La firma di questo accordo arriva durante un vero boom del settore crocieristico, che va al di là di ogni aspettativa»: sottolinea l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono. «In questo modo -aggiunge Bono-si conferma ancora una volta la validità della nostra strategia perché con questi progetti, che derivano da quelli per le unità prototipo acquisiti durante la crisi a condizioni estremamente sfidanti, il nostro gruppo si assicura non solo continuità e sviluppo, ma anche una ritrovata redditività in questo comparto».

Nel corso degli ultimi dodici mesi i cantieri europei hanno fatto il pieno di commesse. Il portafoglio ordini mondiale ora raggiunge la considerevole cifra di 47 nuove navi da crociera in ordine per un totale di 5.723.700 tonnellate di stazza lorda. Gli analisti confermano una crescita del settore ad un tasso di circa il 4% annuo, con il raggiungimento di 27,6 milioni di crocieristi nel 2020 (nel 2015 sono stati 22,7 milioni). Fincantieri sta facendo la parte del leone: con queste quattro nuove navi contende il podio europeo ai cantieri tedeschi di Meyer Werft. Ma non solo. La società si prepara a rinforzare il suo portafoglio ordini avendo in corso diverse trattative, anche con Carnival, per la realizzazione di nuove navi e con margini sempre più interessanti visto il trend favorevole sui prezzi. Nei prossimi mesi inoltre si dovrebbe concretizzare l’intesa annunciata a Miami con la Virgin Cruise del magnate Richard Branson. Nel 2016 è prevista la inoltre la consegna di altre cinque navi: Carnival Vista (a Monfalcone), Koningsdam, Seven Seas Explorer per Regent Seven Seas Cruises, Viking Sea e Seabourn Encore.

La cooperazione tra Fincantieri e Carnival Corporation, che quest’anno per la prima volta in assoluto hanno annunciato un programma di tale portata, ha una valenza strategica notevole non solo per la cantieristica ma anche per il Sistema Paese. Gli accordi infatti delineano un piano di attività a lungo termine da parte di uno dei maggiori investitori stranieri in Italia, il gruppo statunitense Carnival Corporation, che ha investito in Italia oltre 25 miliardi di dollari in virtù della partnership con Fincantieri. Dal 1990 ad oggi Fincantieri infatti ha costruito 59 navi per i diversi brand di Carnival Corporation, e altre 10 unità per il gruppo sono attualmente nel portafoglio ordini della società.

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