Fincantieri costruirà tre navi per Virgin
TRIESTE. Sir Richard Branson, celebre magnate britannico che con il brand Virgin spazia dalla discografia ai trasporti aerei, ha deciso di dedicarsi anche al turismo crocieristico e si cimenterà, tanto per cambiare, a Miami, capitale del settore. E ha pensato, per esordire nel mondo “cruise”, di affidare a Fincantieri la costruzione delle prime tre unità della nascente flotta.
La lettera di intenti è stata sottoscritta ieri proprio nella città della Florida, da dove la notizia è poi rimbalzata nel pomeriggio all’attenzione dell’informazione italiana. La tempistica di consegna prevede una triplice sequenza nel 2020, 2021, 2022. Gli intenti diverranno realtà con la chiusura effettiva dell’accordo nel dettaglio finanziario, che dovrebbe andare in onda nell’ultimo trimestre 2015.
Come ormai sovente capita, la nota ufficiale non riporta il valore della commessa che, stando a fonti di settore, dovrebbe comunque aggirarsi attorno ai 2 miliardi di euro. Da una prima sommaria valutazione degli slot disponibili nei siti produttivi Fincantieri, gli stabilimenti candidabili a fabbricare le Virgin potrebbero essere Sestri Ponente (dove al momento c’è solo una Regent) e Marghera. Più difficile l’impiego di Monfalcone, saturato da altre commesse. I mercati erano già chiusi ma, forse per positiva telepatia, il titolo Fincantieri aveva chiuso a 69 centesimi in crescita dell’1,24%.
Virgin, fondata nel 1970, è una realtà significativa nel mondo finanziario internazionale e il sessantacinquenne Branson è considerato un tycoon molto dovizioso. Il gruppo ha sede a Londra ed è quotato al London Stock Exchange. Conta circa 35 mila dipendenti sparsi in tutto il mondo. Sul versante crocieristico Virgin Cruises è dunque una “prima” assoluta, sia come operatore che come committente navale.
Il comunicato, diffuso dal costruttore italiano, parla di tre unità da 110 mila tsl ciascuna, con una dotazione di 1430 cabine in grado di trasportare 2800 passeggeri, cui si aggiungono 1150 persone di equipaggio. Dimensioni che, alla luce del progressivo ampliamento delle passeggeri (vedi le 154 mila tsl della “Seaside” ordinata dalla Msc e in costruzione a Monfalcone), vengono ritenute “medie” dagli esperti.
Sull’evento della commessa si è soffermato lo stesso Branson: «un modo tutto nuovo di intrpretare la crociera e non vediamo l’ora di essere a Miami». Stessa lunghezza d’onda all’insegna dell’innovazione per il leader della compagnia, Tom McAlpin, che proclama «siamo impegnati per scuotere il mercato delle crociere e la partnership con Fincantieri ci permette di fare proprio questo». Di «entrata di un marchio prestigioso nel settore delle crociere» parla l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, che lunedì a Monfalcone aveva fatto capire che da oltre Atlantico sarebbero giunte buone nuove.
Il mercato mondiale dei costruttori “cruise” registra che su 38 contratti 14 sono appannaggio di Fincantieri e 16 di Meyer Werft: ma l’azienda italiana deve ancora ufficializzare ben otto ordini.
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