Fincantieri costruirà in Cina un parco per le crociere

Il nuovo hub industriale, nel distretto di Baoshan a Shanghai, sarà al servizio dell’espansione del gruppo nella Grande Muraglia. L’asse con Carnival
Bonaventura Monfalcone-22.06.2018 Varo Carnival Venezia-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-22.06.2018 Varo Carnival Venezia-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

TRIESTE Un parco delle crociere Made in Fincantieri nel distretto di Baoshan a Shanghai. É questo l’accordo più importante siglato ieri sullo sfondo della missione commerciale del governo in Cina guidata dal vicepremier Luigi Di Maio. Lo sbarco del gruppo triestino nella Grande Muraglia è stato annunciato dal presidente Giuseppe Bono a fianco del presidente della Cassa depositi e prestiti (e azionista di Fincantieri), Massimo Tononi. L’hub sarà dedicato principalmente alle attività crocieristiche, ma anche cantieristiche e marittime e sarà il bacino industriale per alimentare la produzione delle prime navi Made in Fincantieri.

Negli ultimi mesi il colosso cantieristico triestino ha consolidato la propria forza di mercato accelerando sui mercati emergenti a colpi di commesse. A Shanghai lo scorso anno i vertici di Fincantieri hanno siglato con China State Shipbuilding Corporation (Cssc) e lo storico alleato Carnival un memorandum d'intesa per la costruzione di due navi da crociera, e ulteriori quattro in opzione, che saranno le prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. La prima consegna è prevista per il 2023. L'accordo ha un valore di circa 1,5 miliardi di dollari per le prime due navi. Il valore complessivo degli ordini in Cina raggiunge attualmente i 4,5 miliardi. Fincantieri diventa, in asse con l'armatore Carnival, il partner privilegiato di Pechino su un mercato che ha registrato un'espansione record negli ultimi anni. Le potenzialità di crescita sono stimate in 4,5 milioni di passeggeri nel 2020 che potrebbero portare il drago cinese a essere il secondo al mondo dopo quello americano.

Le nuove navi saranno costruite da maestranze cinesi e con l'assistenza tecnica di Fincantieri nel cantiere di Waigaoqiao Shipbuilding, sito del gruppo Cssc. Spazi, divertimenti e cabine saranno modellati sulle esigenze del crocierista cinese. La Cina, grazie all'esperienza degli italiani, vuole correre da sola.

Tornando all’accordo di ieri il distretto di Baoshan fornirà anche finanziamenti, agevolazioni fiscali, commerciali e amministrative, terreni e altre risorse, anche in vista di un eventuale insediamento di aziende straniere introdotte dai partner. Fincantieri ha dato ampio supporto al distretto per attrarre i fornitori e promuoverà il parco presso il proprio network e al di fuori dello stesso, come base per le società che vogliano accedere alle opportunità del progetto. In questo modo il gruppo vuole diventare il volano per l'insediamento in Cina della propria catena di fornitura, o di altre Pmi. Il progetto, si sottolinea a Trieste, si inquadra nelle iniziative intraprese da Fincantieri in Cina finalizzate allo sviluppo del comparto crocieristico locale, che nei prossimi giorni potrebbero raggiungere nuovi obiettivi. Queste attività, continua, «consentiranno al gruppo di presidiare come lo sviluppo di un mercato strategico e ad alto potenziale, di allargare i suoi confini e di porre le basi per far crescere ulteriormente le prospettive d'affari». E tutto ciò sullo sfondo del boom delle crociere che continua.—

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