Fincantieri a Monfalcone apre all’indotto: entro la settimana fino a 2.700 lavoratori

MONFALCONE Tornano le ditte dell’indotto nel cantiere di Monfalcone, per la Fincantieri è il banco di prova per la tenuta della nuova organizzazione di sicurezza del lavoro dentro allo stabilimento più grande d’Italia. Da stamani è previsto l’ingresso inizialmente di 1.800 persone, contro le mille della scorsa settimana. Rientrano tutti i dipendenti diretti della Fincantieri e inizia il ritorno di quelli dell’indotto. Entro la settimana lo stabilimento dovrebbe arrivare a 2.700 persone. Saranno diluite su otto turni diversi per ciascuno del quale si prevedono al massimo 900 persone. Sostanzialmente rientreranno tutte le ditte che si occupano della lavorazione dello scafo, ma anche quelle che lavorano per l’allestimento della Enchanted Princess che è in acqua. Per questa nave da crociera la consegna era prevista per quest’estate, ma a causa dell’emergenza bisognerà capire quando sarà possibile farla.
La scorsa settimana, che aveva una media di circa mille persone presenti in cantiere che con entrate i due turni, uno dalle 6 alle 13.30 e quello dopo fino alle 21, non si sono verificati problemi. L’ingresso allo stabilimento è stato già collaudato su due turni, ora bisognerà fare il salto di qualità e che sia adeguato a valutare gli ingressi di 2.700 persone. All’esterno sono stati organizzati percorsi obbligati grazie alle transenne per diluire le file e far entrare ordinatamente il personale che deve essere controllato all’ingresso con il termo-scanner.
La mensa con due turni da circa 350-500 persone ha lavorato in maniera ridotta ed è stata organizzata la presenza degli operai, non più di due seduti su tavoli da sei. Qualche problema di assembramento, fanno sapere i sindacati, c’è stato nell’area spogliatoi.
La mensa e il refettorio comunque, come assicura l’azienda, sono organizzati per accogliere tutti su diversi turni. Per le ditte dell’indotto è stato previsto un ticket di 6 euro per pranzare in mensa ed è stata allestita anche un’area di refettorio esterno, dedicato alle ditte dell’indotto e in particolare a chi si porta il cibo confezionato a casa. Dentro il cantiere Fincantieri ha predisposto una macchina organizzativa con tutta una serie di dispositivi di protezione e igiene, dalle mascherine obbligatorie e permanenti all’obbligo di distanziamento fino all’utilizzo di guanti e alle sanificazioni continue delle aree.
Con l’arrivo dell’indotto in ogni caso già da stamani si apre il nodo della movimentazione esterna al cantiere. In altri stabilimenti come Marghera e Spezia Fincantieri ha gia siglato una serie di accordi con le aziende dei trasporti locali. A Monfalcone non è stato ancora siglato alcun accordo, ma come prevedono i tavoli di incontro che si sono susseguiti, anche con la presenza dell’assessorato ai Trasporti e alle Infrastrutture. Fincantieri in vista del rientro dell’indotto ha raccolto e fornito tutta una serie di dati sulla tipologia di movimentazione degli operai.
Che a Monfalcone vede una larga parte di persone arrivare in automobile e con le biciclette. Una parte minore con gli autobus, provenienti soprattutto dalle zone di Trieste Gorizia. Ed è in corso la valutazione della Regione per capire se sarà necessario o meno potenziare linee. –
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