Finanziaria 2021 in Fvg, una norma jolly da 61,4 milioni per lo sviluppo

Dagli stanziamenti per il lavoro a quelli destinati alla montagna, l’emendamento abbraccia vari settori. Pd e M5s attaccano
L’immagine di Barbara Zilli collegata “da remoto” sul maxi schermo
L’immagine di Barbara Zilli collegata “da remoto” sul maxi schermo

TRIESTE Nel giorno in cui inizia la maratona in aula sulla Finanziaria 2021, la giunta si riunisce in seduta straordinaria e approva un emendamento jolly da 61,4 milioni di euro nel triennio, metà per investimenti, metà in parte corrente. Nel “pacchetto” entrano anche risorse anticipate nei giorni scorsi, a partire dagli 8 milioni per il Parco del mare a Trieste (con riparto delle risorse nei tre anni di 0,5, 1,5 e 6 milioni), «che consentirà lo sviluppo culturale e museale del Fvg oltre che l’incremento del turismo», sottolinea l’assessore alle Finanze Barbara Zilli, e pure qualche novità a sorpresa, come altri 8 milioni per il trasferimento del 118 in Porto vecchio.

«Si tratta di ulteriori risorse a vantaggio dei settori strategici per la crescita del territorio – aggiunge Zilli –; pure per il Lavoro, sul quale stanziamo 2 milioni che si vanno ad aggiungere ai precedenti 8,8». Nell’elenco delle poste entrano poi 3 milioni di euro sul 2021, 8 milioni e 300 mila sul 2022 e 3 milioni sul 2023, che si sommano ai 27,8 già stanziati, per il ddl Sviluppo impresa, mentre a favore del Cosef vengono messi a disposizione 4 milioni per realizzare un centro servizi. Fra gli emendamenti, anche quello a sostegno degli autoservizi pubblici non di linea, attraverso un contributo per l’abbattimento del bollo automobilistico sui mezzi impiegati da questa categoria, e 2,8 milioni triennali per finanziare le opere di infrastrutturazione, ammodernamento e messa in sicurezza dei rifugi alpini.

Ma per la montagna ci sono anche 2 milioni fra 2021 e 2022 per il miglioramento qualitativo del patrimonio edilizio abitativo, con Zilli che ricorda l’istituzione del fondo per l’abitare in territorio montano. E ancora 5 milioni riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici per i Comuni, 4,5 milioni il Fondo rotazione in agricoltura, 4 milioni le banchine portuali, 2,5 milioni le scuole paritarie, 1,9 milioni le opere idrauliche, un milione (oltre ai 2,3 già stanziati) i cantieri lavoro e un milione la sicurezza di Cave del Predil.

In avvio di dibattito sulla manovra si accendono le scintille proprio sul tema degli investimenti, a partire dai 354 milioni di impegno varato dalla giunta. «Abbiamo narrato che eravamo i migliori del mondo sulla sanità e abbiamo scoperto che non era vero – dichiara il segretario regionale dem Cristiano Shaurli –, oggi narriamo un Piano Marshall che non esiste e ci dimentichiamo dell’emergenza sanitaria che ancora attraversa la nostra regione». Il Piano Marshall, ironizza ancora Shaurli, «prevedeva l’Organizzazione per la Cooperazione economica europea per coordinarsi e fare iniziative strategiche, noi invece facciamo la nuova sede dell’Arpa. Non citiamolo a sproposito». All’attacco anche i consiglieri M5s: «Ci troviamo di fronte a strumenti finanziari che verranno stravolti da un maxiemendamento della giunta che andrà a sminuire il lavoro svolto nelle commissioni». La replica del centrodestra è affidata a Mauro Bordin (Lega), Giuseppe Nicoli (Fi), Claudio Giacomelli (FdI) e Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar): «Polemiche pretestuose, inutili e strumentali». Citando la polemica sulla presenza solo in videoconferenza di gran parte della giunta, i capigruppo concludono: «Siamo lieti che una manovra di bilancio da 354 milioni venga criticata solamente per l’assenza di alcuni assessori in aula». —


 

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