Filma bambini nudi in spiaggia a Rovigno

Un pedofilo tedesco di cinquant’anni arrestato dalla polizia. Aveva piazzato videocamere nascoste tra i cespugli
Un bambino che gioca con la sabbia
Un bambino che gioca con la sabbia

Nascondeva le videocamere tra i cespugli. E, di nascosto, filmava bambini nudi che si stavano divertendo in spiaggia. Adesso rischia cinque anni di carcere.

Il giudice istruttore del Tribunale regionale ha infatti disposto il fermo cautelare di un mese di un cittadino tedesco cinquantenne scoperto a riprendere i minorenni su una spiaggia di Rovigno. Nella denuncia inoltrata alla procura la polizia scrive che il sospetto pedofilo, il 10 e 13 agosto, aveva piazzato delle videocamere mimetizzate tra i cespugli. Nel pomeriggio del 13, però, era stato sorpreso da un sorvegliante che aveva subito chiamato la polizia.

Il tedesco, dopo l’interrogatorio alla centrale e in tribunale, è finito in carcere. Le fonti ufficiali non forniscono per ora ulteriori particolari sullo squallido episodio al fine di tutelare innanzitutto i bambini coinvolti e le loro famiglie.

Di certo, però, se riconosciuto colpevole, il cinquantenne sarà condannato a una pena da uno a cinque anni di reclusione. È quanto prevede il codice penale per chi filma o riprende bambini o minori con il fine di produrre fotografie o materiale audiovisivo di carattere pedopornografico da rappresentare o mettere in commercio. La condanna sale da tre a dodici anni per chi obbliga i minori a venir ripresi allo stesso scopo.

Quello di Rovigno è il secondo caso di pedopornografia scoperto in Istria quest’anno. Due mesi fa, a Valalta, un altro cittadino tedesco e uno polacco sono stati scoperti mentre filmavano i bambini con una piccola videocamera nascosta nel frigorifero da spiaggia. Ma nella città di Sant’Eufemia ci sono già stati episodi del genere negli anni scorsi. Nel 2011, ad esempio, come ricorda il Glas Istre, un cittadino tedesco è stato sorpreso a riprendere i bambini nudi usando una microcamera nel campeggio di Valalta. A inchiodarlo le immagini salvate nella memoria.

Tutti i pedofili denunciati sono stati scoperti dai sorveglianti che, fedeli alle precise disposizioni ricevute, devono bloccare i soggetti fino all’arrivo della polizia che se li porta via in manette.

Dal 2012 a oggi i casi di pedopornografia registrati dalla Questura istriana sono quattordici e, nella maggior parte, riguardano cittadini stranieri. Gli stessi sorveglianti raccontano che ultimamente è sempre più difficile individuare i colpevoli a causa della massiccia presenza in spiaggia di smartphone, portatili e tablet muniti di videocamera: «È difficile distinguere chi ne fa un uso appropriato e chi uno illegale». Una delle misure di prevenzione in atto nei campi nudisti è il divieto d’accesso per uomini soli. A volte, però, il pedofilo si porta dietro una compagna che, oltre a fare da copertura, lo aiuta nelle riprese. (p.r.)

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