Film su Eluana, riesplode la polemica

La casa di produzione Cattleya chiede un finanziamento di 150mila euro, ma dal Consiglio arriva un no bipartisan
20060923 - ISCHIA- SPE- CINEMA: BELLOCCHIO, SU NOMINE SINISTRA E' COME DESTRA -Marco Bellocchio in una foto scattata a Roma il 29 settembre 2003.Marco Bellocchio ha sempre parlato scomodo e non manca di farlo ancora criticando le scelte della sinistra nel cinema: 'Questo governo di centro sinistra si sta comportando come quello precedente di destra'. ''Auguro scelte piu' coraggiose e innovative, per ora vedo immobilismo e prassi lottizzatorie. Insomma sono preoccupato'', dice il regista premiato con il Gattopardo d'oro 2006 al premio Luchino Visconti in corso a Ischia alla fondazione La Colombaia. DANILO SCHIAVELLA/ANSA/pat
20060923 - ISCHIA- SPE- CINEMA: BELLOCCHIO, SU NOMINE SINISTRA E' COME DESTRA -Marco Bellocchio in una foto scattata a Roma il 29 settembre 2003.Marco Bellocchio ha sempre parlato scomodo e non manca di farlo ancora criticando le scelte della sinistra nel cinema: 'Questo governo di centro sinistra si sta comportando come quello precedente di destra'. ''Auguro scelte piu' coraggiose e innovative, per ora vedo immobilismo e prassi lottizzatorie. Insomma sono preoccupato'', dice il regista premiato con il Gattopardo d'oro 2006 al premio Luchino Visconti in corso a Ischia alla fondazione La Colombaia. DANILO SCHIAVELLA/ANSA/pat

di Marco Ballico

TRIESTE

La richiesta di finanziamento per il film di Marco Bellocchio ispirato alla vicenda di Eluana Englaro è arrivata. L’ha presentata la casa di produzione cinematografica Cattleya alla Film Commissione Fvg: l’obiettivo è di ottenere un contributo fino a 150mila euro. Il passo ufficiale alimenterà con ogni probabilità nuove polemiche, ma serve per adesso a rispolverare l’ordine del giorno preventivo dell’Udc, approvato con il voto a favore di una trentina di consiglieri regionali, che impegna la giunta Tondo a non prevedere un sostegno alla “Bella addormentata”, la pellicola sul caso della ragazza morta nel 2009 a Udine dopo 17 anni vissuti in stato vegetativo. Un ordine del giorno sul quale non sembrano esserci ripensamenti. Il presidente di Film Commission Federico Poillucci conferma: «La richiesta di finanziamento c’è». La Cattleya, società fondata nel settembre 1997 da Riccardo Tozzi, allora capo delle produzioni di Mediaset, una media di sei-otto film all’anno, chiede per “Bella addormentata” il finanziamento massimo, quello previsto per riprese nel territorio regionale effettuate per un periodo di oltre 35 giorni. Ma, dato che il primo ciak è programmato a fine gennaio, è probabile che le riprese finiranno prima della pronuncia del Comitato tecnico di valutazione che si riunirà il 31 marzo. Alla Film Commission spetta infatti solo un compito istruttorio. A valutare l’opportunità o meno del finanziamento per l’opera di Bellocchio sarà infatti un Comitato regionale, come stabilito, ai sensi dell’articolo 10 della legge 21 del 2006, dal regolamento su criteri e modalità per la concessione di contributi a sostegno delle produzioni cinematografiche e televisive, a valere sullo stanziamento Film Fund assegnato alla Film Commission. I criteri? Pertinenza in relazione alla promozione del territorio, originalità, fattibilità, qualità del soggetto e della sceneggiatura, ricadute economiche sul Fvg anche in termine di incentivazione dei flussi turistici e di occupazione delle maestranze locali. A comporre il Comitato, nominato dal direttore centrale delle Attività produttive, sono il direttore del servizio Sviluppo sistema turistico regionale, con funzioni di presidente, un funzionario dello stesso servizio, con compiti di segretario, e il direttore dell’Ufficio stampa della Regione. Quale componente esterno con funzioni consultive può partecipare alle riunioni anche il presidente di Film Commission. Poillucci, che precisa come l’indotto economico delle produzioni cinematografiche in regione dal 2003 (anno di istituzione del Fvg Film Fund) oscilla tra i 7 e i 13 milioni di euro all’anno, ricorda che la legge, modificata nell’ottobre 2010, disciplina la materia tout court (festival, mediateche, cineteche, formazione, produzione, sale) e che il regolamento è stato rivisto lo scorso settembre «dallo stesso Consiglio regionale, che quindi ha avuto la possibilità di valutarlo nel merito e avrebbe anche potuto apportare eventuali modifiche che tenessero conto di altri criteri, quali quello posti in capo all’ordine del giorno». Il presidente Tondo, nessuna sorpresa, non entra nel merito. Si limita a invitare a non strumentalizzazione «una vicenda umana sofferta da Eluana, dal padre e da tutti coloro, me compreso, che si sono mossi con un profilo non politicizzato». Dall’Udc arriva invece un ribadito altolà: «C’è stato un chiaro e preciso pronunciamento da parte del Consiglio regionale», dichiara Edoardo Sasco. Domanda «lecita» quella di Cattleya, aggiunge il capogruppo centrista, «ma non si potrà non tenere conto del voto dell’aula». Sergio Lupieri (Pd) dà man forte: «Il rischio di un uso strumentale della storia di Eluana è troppo forte, ritengo che la Regione non debba correrlo. Rispetto la decisione di girare un film sulla vicenda, ma i contributi concessi attraverso il Film Fund sono finalizzati ad attrarre nel territorio regionale iniziative imprenditoriali di produzioni cinematografiche e televisive che favoriscono l’occupazione nonché lo sviluppo dell’economia turistica. Non so se questo sia il caso del film del regista Bellocchio».

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