«Figlia di quattro anni abbandonata in casa» Assolta la mamma

P.t.

L’accusa era di quelle davvero pesanti da accettare, soprattutto per una madre: abbandono di persone minori o incapaci, con l’aggravante riconosciuta di essere genitore, in questo caso genitrice, della persona abbandonata. Secondo l’imputazione aveva lasciato tutta sola in casa la figlioletta di appena 4 anni. Ma ieri l’incubo giudiziario di una mamma triestina trentenne si è dissolto quando il giudice ha pronunciato la sentenza di assoluzione.

La vicenda (sui dati anagrafici omettiamo ulteriori dettagli per non rendere riconoscibile la famiglia) risaliva alla primavera di due anni fa. All’autorità giudiziaria era stato segnalato un presunto episodio di abbandono che aveva portato poi la Procura a formulare l’imputazione inquadrata dall’articolo 591 del codice, ovvero il reato commesso da chiunque abbandona una persona minore di 14 anni o incapace, per malattia, vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, «e della quale – aggiunge il codice – abbia la custodia o debba avere cura». Un’accusa pesante anche dal punto di vista penale: reclusione fino a cinque anni, ma la pena può essere addirittura aumentata se ha commettere il reato è un genitore.

Il presunto abbandono era avvenuto una mattina dell’aprile 2018: secondo l’imputazione la bambina era stata lasciata da sola in casa dalla mamma per recarsi al lavoro. Quindi era partito un procedimento giudiziario che ha portato la donna davanti al gup Luigi Dainotti per il giudizio con rito abbreviato. Alla fine ha prevalso la ricostruzione difensiva e lo stesso pm in udienza ha convenuto sul fatto che non fosse stata raggiunta la prova di un vero e proprio abbandono. Quindi è stata chiesta l’assoluzione.—P.T.

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